Alla condanna definitiva, sentenziata nell'ambito del processo Moro ter il 10 maggio 1993, si rende irreperibile fuggendo in Francia.
Dopo quasi sei anni di latitanza in territorio francese (si ricordano le città di Parigi, Nizza e Cagnes-sur-Mer) e nel Belgio, decide di costituirsi al carcere di Rebibbia il 28 aprile 1999. Il debito con la giustizia italiana, poi ridotto di un terzo per grazia parziale concessa il 18 novembre 1999 dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e già in parte saldato (cinque anni circa), è estinto tramite l'affidamento ai servizi sociali nell'anno 2002.