ROMA - Commosso, pentito, imbarazzato. Le lacrime di Alex Schwazer in conferenza non hanno per nulla impietosito la stampa turca: non piaciuto il suo racconto su come si sia procurato l'Epo in quella farmacia di Antalya. Ma soprattutto non sono piaciute per niente quelle parole: E' pi facile procurarsi sostanze dopanti i n un paese povero come la Turchia».
I principali siti di informazione hanno rilanciato la notizia: «Brutte parole dall'atleta italiano» («İtalyan sporcudan çirkin sözler»), titolano Hurriyet e Milliyet. «Il doping acquistato in Turchia!» («Dopingi, Türkiye'den aldım!») grida Fanatik.com.tr. «Confessione choc dell'atleta degli steroidi», scrive Radikal. Mentre lo sportivo Samanyolu attacca: «Accuse scandalose». Difficile, insomma, che dalle parti di Istanbul, Schwazer possa trovare comprensione.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout