Torpignattara, caos rifiuti. La rivolta dei residenti: «Denunceremo l'Ama»

Migliaia di mosche e moscerini, per non parlare dei topi. Il quartiere è una delle zone di Roma che più sconta i ritardi nella raccolta della spazzatura

Torpignattara, caos rifiuti. La rivolta dei residenti: «Denunceremo l'Ama» `
di Francesco Pacifico
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Domenica 2 Luglio 2023, 08:23

Tante piccole discariche intorno ai cassonetti soprattutto tra via di Torpignattara e via della Marranella. Nelle loro laterali, poi, i cumuli di sacchetti sono alti quanto i bidoni. Eppoi miasmi, migliaia e migliaia di mosche e moscerini, per non parlare dei topi. Il quartiere di Torpignattara è una delle zone di Roma che più sconta i ritardi nella raccolta della spazzatura tanto che i suoi abitanti sono pronti a insorgere. E soprattutto a passare alle vie legali. Spiega Silvia Ronchetta, avvocato del Comitato di quartiere Torpignattara e anche lei residente in questo pezzo di Roma Est: «Abbiamo mandato una diffida all'Ama e a tutti gli enti competenti per riportare alla normalità la situazione. Ci aspettiamo risposte in tempi brevissimi, ma siccome difficilmente arriveranno, abbiamo già pronto un esposto alla Procura della Repubblica, denunciando l'azienda per interruzione di pubblico servizio». I residenti, sempre con lo stesso atto, vogliono chiedere ai magistrati «anche di individuare se sono stati commessi altri reati, soprattutto sul versante della salute pubblica e della tutela dell'ambiente: non vogliamo - aggiunge la legale - capire se c'è del dolo nella mancanza dei passaggi di raccolta da parte di Ama e dei suoi prestatori. Ci chiediamo, per esempio, dove va a finire il percolato che cola dai cassonetti dell'umido?».

Proprio da Torpignattara, negli anni scorsi, era partito il tentativo di organizzare una class action contro la municipalizzata anche per chiedere la restituzione della Tari.

Non se ne fece nulla, ma come allora la rabbia tra la popolazione è rimasta immutata. Lo si comprende dalle parole del presidente del V Municipio, Mauro Caliste: «Si parla di Tor Pignattara perché fa sempre notizia in negativo, ma i cumuli di spazzatura coprono anche le strade del Pigneto, del Prenestino, dell'Alessandrino fino alla Rustica. E non potrebbe andare diversamente: nel nostro territorio non esiste il turno seminotturno di raccolta e fino allo scorso anno venivano ritirati con il porta a porta i rifiuti soltanto a un migliaio di negozi, bar e ristoranti. Noi abbiamo fatto presente all'azienda che le utenze non domestiche sono almeno 5mila, che speriamo si coprano con il nuovo bando». Dal Comitato di quartiere Torpignattara denunciano che «ormai i cittadini pagano pagare di tasca loro le disinfestazioni per non vivere tra topi e insetti. E la situazione peggiora nelle vie laterali, molto strette, perché i camion di Ama non riescono a passare».

 

LA SITUAZIONE

Il lungo weekend dei Santi Pietro e Paolo ha messo a dura prova tutte le lavorazioni di Ama: alto il numero di dipendenti che hanno chiesto le ferie in questi giorni, ma soprattutto a mancare sono compattatori e squaletti. La metà della flotta di Ama è in officina in attesa che si concludano le manutenzioni. E non sta portando grandi risultati la ricerca per affittare mezzi dai privati. Tutta la Capitale è più sporca del dovuto, mentre buona parte dei Municipi V, VI e XI sono in emergenza. Ma crescono i timori che la situazione possa peggiorare anche durante la prossima settimana. Intanto, mentre peggiorano gli standard della pulizia di Roma, l'Ama continua a cercare nuovi funzionari e dirigenti: è stato appena assunto a tempo indeterminato un manager per redigere i bilanci di sostenibilità, cioè quella reportistica che misura il grado di attenzione all'ambiente dell'azienda, e per tenere i rapporti con gli stake holders, tutti quei soggetti privati o del non profit che si interfacciano con via Calderon de La Barca. Non certamente una priorità in questa fase. Segnala Natale Di Cola, segretario regionale della Cgil: «Gli attuali vertici di Ama rischiano di essere ricordati per quelli che ha assunto più dirigenti nella storia di Ama. Dalle verifiche fatte, a regime, tutte le procedure di selezione e assunzione di dirigenti e quadri hanno comportato una spesa intorno ai 2 milioni di euro».

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