Roma, telecamera in palestra nello spogliatoio delle donne: indagato il titolare

Dopo lo scandalo una cliente ha sporto denuncia

Roma, telecamera in palestra nello spogliatoio delle donne: indagato il titolare
di Raffaella Troili
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Venerdì 3 Marzo 2023, 23:47 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 14:41

Dopo i corsi o gli allenamenti in sala pesi tornavano tranquille nello spogliatoio della palestra, si svestivano, facevano la doccia, si preparavano per uscire all’oscuro del fatto che dietro l’orologio a muro fosse stata posizionata una telecamera. Dopo lo scandalo emerso sul Messaggero in seguito ai sospetti delle clienti che hanno scoperto cosa si nascondesse dietro quell’orologio sempre in via di riparazione e le successive denunce, il titolare della palestra nei pressi di Piazza Re di Roma è stato indagato. In particolare una donna, piena di rabbia, per prima ha sporto denuncia al commissariato Viminale.

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Ora il titolare che aveva rilevato la storica palestra da poco più di un anno ma che già lavorava all’interno è sotto inchiesta.

La Procura di Roma ha affidato le indagini alla Squadra Mobile che sta ascoltando decine e decine di vittime per verificare se le foto e i filmati trafugati all’insaputa delle donne possano essere finiti poi sul web. Tra le clienti coinvolte anche diverse minorenni che in queste ore stanno raccontando a un’ispettrice la loro personale vicenda. Consegnando una loro foto in modo che gli investigatori possano verificare se le stesse compaiono nei filmati di donne nude sequestrati. Alcune avrebbero anche raccontato di avances o comportamenti non proprio corretti, altre sono rimaste scioccate e hanno smesso di frequentare la palestra. 

I FATTI

La scoperta risale a inizio febbraio. Le continue riparazioni dell’orologio - inspiegabilmente sempre guasto - cominciavano a insospettire. In particolare, l’uomo che da tutte si faceva chiamare Claudio, ma in realtà il suo nome è Mario, chiedeva alle iscritte di non entrare quando stava riparando l’orologio, anche se dovevano solo posare la borsa o prendere un indumento. Una storia infinita che qualche dubbio l’aveva già destato. Anche perché nonostante le continue riparazioni quell’orologio andava sempre avanti o indietro. 

LA TESTIMONIANZA

«Un giorno sono sbottata: a me quell’orologio sempre guasto dava ai nervi, perché devo correre al lavoro e non sapevo mai che ora fosse, era tutto troppo strano - racconta una testimone - e poi il fatto che stesse sempre a trafficare nello spogliatoio, anche quello era strano... Alla fine, ho deciso di controllare». Così è salita sulla panca ha preso l’orologio e ha scoperto che c’era molto altro oltre al semplice ingranaggio che si inceppava. Una telecamera nascosta. Anche altre erano entrate di nascosto giorni prima e avevano trovato l’uomo intento a maneggiare in modo poco chiaro l’orologio. Il passa parola è stato immediato. Il caso è rimbalzato nel quartiere Appio dove molti sono ancora increduli. «Comunque è grazie a una signora in particolare che abbiamo capito tutto», racconta un’ex iscritta. «Non ci posso credere, lì ho fatto la doccia e mi sono spogliata tante volte».

La palestra era stata rilevata da poco più di un anno e gli storici titolari erano conosciuti da tutti. Nei negozi e nella zona ormai tutti sono al corrente della vicenda, perché molte clienti si sono sfogate. Anche Mario, anzi Claudio era un volto conosciuto, ma non si vede più da qualche settimana. Nella palestra assieme a lui, lavoravano un team di istruttori qualificati, la moglie e la figlia, probabilmente all’oscuro di tutto. Le indagini del pool antiviolenze sessuali della Procura mirano ora a capire se i filmati che riprendono quelle donne nude o seminude siano stati veicolati in rete, su siti specializzati. Il fascicolo della Mobile di Roma aumenta di volume di giorno in giorno, molte donne vogliono sapere la verità, se sono state riprese “amatoriali” per quanto fuorilegge o se ci sia dietro qualcosa di peggio. In ogni caso, i raffronti tra foto e video daranno le prime risposte. 

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