Minacce, insulti, violenze e infine il furto del monopattino del figlio undicenne da rivendere per comprare la droga. Il dramma si è consumato al Quadraro, in via Ponzio Cominio dove, dopo una lunga serie di violenze in famiglia, la donna non ce l’ha fatta più e ha chiamato la polizia. Al culmine dell’ennesima lite gli agenti sono intervenuti e la donna ha raccontato la spirale di violenze che stava vivendo da mesi ormai. I poliziotti hanno poi proceduto con l’arresto dell’uomo che ora dovrà rispondere delle accuse violenza domestica e resistenza a pubblico ufficiale: la fine di un incubo per la vittima e il bambino, anche lui maltrattato e umiliato dalle continue violenze a cui era costretto.
LA DENUNCIA
Sono stati gli uomini del distretto Tuscolano a intervenire in via Ponzio Cominio durante l’ennesima lite.
LE MINACCE
La donna così ha raccontato dei soprusi, degli insulti e delle violenze che negli anni e nei mesi scorsi avevano già portato la coppia alla separazione.
Dopo un breve periodo, con la promessa di disintossicarsi e allontanarsi dalla droga, il 37enne era però riuscito a riavvicinarsi alla famiglia. Una pace in casa durata solo qualche giorno. La situazione è precipitata nel giro di poco tempo. Le richieste di soldi sono riprese, sempre più insistenti, così come i piccoli furti dentro casa. Poi il violento ha ripreso a maltrattare la compagna e il figlioletto. Fino all’ultima aggressione quando, ormai esausta, la donna si è decisa a chiedere aiuto.
Anche perché aveva appena scoperto che il compagno, rimasto senza soldi e in cerca di una dose, aveva rubato il monopattino del ragazzino per rivenderlo e quindi, comprare una dose di cocaina. A quel punto tra i due si è riaccesa la miccia: per l’ennesima volta la compagna ha cercato di allontanarlo da casa scatenando l’ira del compagno che, ancora, insisteva con le richieste di denaro e pretendeva prestiti. Tra spinte, botte e insulti la vittima ha temuto il peggio non solo per se stessa, ma anche per il bambino.
Durante l’aggressione l’uomo l’ha spinta sul letto e le ha premuto il cuscino sul viso. Così ha trovato il coraggio di chiamare i soccorsi. Ha ripercorso il suo dramma familiare denunciando il 37enne.
LE MANETTE
Le indagini degli agenti del distretto Tuscolano non sono ancora concluse. Gli investigatori nelle prossime ore procederanno con ulteriori accertamenti a carico del denunciato che, durante la separazione, era tornato a casa dei genitori. Il sospetto è che, anche contro i parenti, l’uomo sia stato violento. «Potrebbero non averlo denunciato per timore di ulteriori violenze - spiegano i poliziotti- una situazione che vediamo ripetersi spesso. Ecco perché anche il racconto dei genitori del 37enne sarà determinante e fondamentale per ricostruire il quadro familiare in cui si è consumato il dramma. Infine per accertare le responsabilità dell’uomo che da tempo aveva reazioni violente a causa della dipendenza».