Il mercato dei fiori resta (almeno per ora) al Centro carni di via Palmiro Togliatti. Lo ha assicurato il Campidoglio ai 109 operatori che sono stati sfrattati dalla loro vecchia sede di via Trionfale dopo che la struttura è stata dichiarata inagibile. La soluzione, però, è temporanea: si parla di un anno e mezzo, due al massimo. Dopodiché si considererà se individuare una nuova casa per ospitare tutti gli operatori. Ma procediamo con ordine. Il Comune aveva realizzato un avviso pubblico per individuare una struttura idonea al mercato. Ha partecipato la Fiera di Roma, ma le condizioni non sarebbero state vantaggiose per il Campidoglio.
Così l'ipotesi è stata stralciata del tutto, prolungando ancora di più i tempi per dare agli operatori uno spazio definitivo.
È la stessa Lucarelli a dire che la proposta della Fiera «non era accoglibile né dal punto di vista amministrativo né di tempi: spostarli solo per pochi mesi non avrebbe avuto senso». «Abbiamo attuato tutte le misure per allestire entro questa settimana una tensostruttura che andrà a raddoppiare lo spazio. All'inizio della settimana prossima siamo in grado di garantire a ciascuno degli operatori un'area come prevista dall'aggiudicazione dei vari bandi». Intanto, però, si continua a parlare di futuro. Il mercato non dovrebbe restare lì a lungo. Due sono le soluzioni sul tavolo: una, legata a uno spazio di Ama proprio accanto al Centro Carni che potrebbe essere riqualificato e l'altra che invece punta allo spostamento al Car. «Queste sono le strade che stiamo verificando dopo aver visto che non ci sono beni disponibili nell'ambito di quelli in capo a Roma Capitale. Per noi il mercato dei fiori è strategico e importante, teniamo agli operatori e crea un servizio importante per Roma e il centro Italia».
GLI OPERATORI
Chi lavora nel settore sta vivendo un periodo difficile. «Abbiamo una metratura che si avvicina a quella del vecchio mercato, ma gli spazi sono ancora troppo piccoli - spiega Marco Campanelli, rappresentante dei grossisti - Ci mancano i magazzini: stanno cercando di ovviare con alcuni container frigo: sono sette ma ne servirebbero tre in più». Nel frattempo, gli operatori lamentano anche la posizione del mercato, poco attraente per i fiorai che al mattino vanno per gli acquisti. «Non è una delle migliori zone della città, soprattutto di notte, quando iniziamo il nostro lavoro tra le 2 e le 3.30 - prosegue Campanelli - Proprio la crisi economica, aggravata poi da questa posizione, sta compromettendo i nostri affari, a tal punto che molti di noi si stanno improvvisando rider: ormai le consegne le facciamo a domicilio, direttamente nei negozi». Secondo il rappresentante di categoria l'ex mercato di Trionfale (ora di via Palmiro Togliatti), conta circa 500 lavoratori più altrettanti dell'indotto. «Stimiamo un giro d'affari che oscilla, per tutti noi, tra i 50 e i 60 milioni di euro ogni anno - conclude - Oggi, però, non abbiamo più gli stessi affari di una volta».
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