Dopo una seconda notte di ansia è stata ritrovata Deborah Pintea, allontanatasi da casa forse per colpa di una punizione e una successiva ripicca. La famiglia le ha tolto il cellulare dopo che non aveva mai risposto durante una fantomatica gita scolastica che in realtà non c'era mai stata e che si sarebbe inventata la ragazza. Fatto sta che Deborah Pintea, 15enne romana, di origine moldave, mercoledì mattina è uscita di casa con lo zaino in spalla e e senza salutare. Era diretta a scuola, il liceo scientifico Newton, presso la sede di via dell'Olmata dove frequenta il secondo anno. Ma non è mai entrata e da ieri la famiglia la cerca disperatamente. Il tam tam è rimbalzato nelle chat delle scuole della zona e sui social. Racconta il padre, Dionisie Pintea, che abita in zona Quadraro: «Martedì è uscita per andare a scuola, alcuni amici l'hanno vista in metro, altri durante il giorno nei pressi dell'istituto ma nessuno sa darmi elementi utili, li ho chiamati tutti». A quanto pare i due avevano avuto una accesa discussione: «Era tornata da un campo scuola a Monte Livata e non si era mai fatta sentire né aveva risposto a chiamate e messaggi», aveva detto il padre, ma in realtà oggi ammette: «Non c'è stato nessun campo scuola, l'ho scoperto solo dopo». La è stata ritrovata dai carabinieri della compagnia Casilina che hanno attivato i colleghi di Salsomaggiore. Era a Salsomaggiore Terme a casa di un amico.
Andreaa scomparsa da Roma a 15 anni, perse le tracce da luglio scorso. La famiglia: «Non è scappata»
Erano scattate le solite diatribe familiari: «Scusa ma i messaggi non li vedi? Allora è inutile che hai apple watch e sempre smatphone costosi e di ultima generazione.