Roma, bruciano i cassonetti ma nessuno li rimuove: la rabbia di Cinecittà

I residenti: "Sono almeno tre mesi che ci sono due cassonetti bruciati, sono stati qui per tanto tempo con la spazzatura all'interno adesso sono venuti e li hanno recintati"

Roma, bruciano i cassonetti ma nessuno li rimuove: la rabbia di Cinecittà
di Raffaele Marra
3 Minuti di Lettura
Domenica 19 Febbraio 2023, 09:44 - Ultimo aggiornamento: 09:47

Nel settimo municipio ormai la misura è colma. Dopo che i residenti per mesi hanno sopportato scene che mai avrebbero voluto vedere come cumuli interminabili di rifiuti dentro e fuori i cassonetti lasciati li per giorni, smaltiti, anche nel periodo festivo (natale e capodanno compresi) a macchia di leopardo e a intermittenza, adesso assistono ad un continuo e lento decadimento della municipalizzata che non li riesce a manutenere.

Roma, water abbandonato in strada alla Stazione Termini: la foto diventa virale


LA DENUNCIA
«I cassonetti o sono bruciati o sono rotti oppure sono per terra - dice una commerciante di via Lucio Papirio - qui sono almeno tre mesi che ci sono due cassonetti bruciati, sono stati qui per tanto tempo con la spazzatura all'interno adesso sono venuti, li hanno recintati con il nastro bianco e rosso, quello per proteggere le aree pericolose, adesso rimarranno lì non so per quanto tempo, dicono che deve passare un camioncino apposito che dovrà smaltirti, penso ci rivedremo a Pasqua» conclude con ironia la signora.
Via Lucio Papirio, via Appio Claudio, viale Giulio Agricola, via Tuscolana (altezza civico 865, ndr), via Calpurnio Fiamma, Via Nobiliore, via Stilicone, via dei Salesiani, Via Publio Valerio e chi ne ha più ne metta, la lista potrebbe continuare lunghissima, ormai non c'è una strada che non abbia almeno della metà dei cassonetti danneggiati e sempre aperti, per non parlare quelli capovolti e ricoperti di spazzatura come quelli in viale Giulio Agricola e via Stilicone solo per citarne un paio, tra i più pericolosi perchè sono a bordo strada e invadono quasi la carreggiata. «Abbiamo fatto diverse segnalazioni su quelli bruciati da sostituire però nello specifico in Commissione non se ne è proprio parlato dei cassonetti tranne quella volta che riguardava la sperimentazione di quelli percorsi dire intelligenti - dice la consigliera capitolina Maria Cristina Masi membro della IV commissione Ambiente - veniamo da una serie di flop che riguardano i vari modelli di cassonetti che si sono susseguiti negli ultimi anni, Ama per quelli bruciati ci dice che c'è il problema dello smaltimento e le cose sono più lente, ma gli altri sono quasi tutti rotti, nessun pedale funziona e non si riescono ad aprire, chiederò una Commissione per fare il punto e monitorare lo stato dei cassonetti nei vari municipi, sia sul fatto che molti sono rotti e dovrebbero essere sostituiti, sia sul perchè dei ritardi di Ama e del Comune nello smaltimento di quelli bruciati».


Un 2022 e un inizio 2023 "non proprio fortunato" per i cassonetti nel settimo municipio ad incominciare bruciadi al Quadraro a giugno. Altri sei, poi, bruciarono alla fine dell'anno: quattro in via Tuscolana (due nei pressi di via Caio Lelio), due nei pressi di via Statilio Tauro, per finire agli ultimi due di via Lucio Papirio. «Dal 1 gennaio sarebbe dovuto partire il nuovo contratto Ama e nel VII municipio avremmo dovuto vedere dei risultati, ma dopo quasi due mesi non è cambiato nulla - dice il consigliere del VII municipio Umberto Matronola - la spazzatura delle strade è inesistente, la sostituzione dei cassonetti danneggiati non è mai iniziata, le campane di vetro sono rotte e non sono state mai sostituite, i cassonetti bruciatilo lo stesso, dicono che c'è una spazzatrice nuova ma non si è mai vista, per non parlare della mini discarica in via Tuscolana 1705 dove è il cavalcavia segnalata ma aspettiamo ancora che qualcuno intervenga, come in zona Gregna di Sant'Andrea, nello specifico in via Migliorini, i residenti lamentano che sono 10 giorni che il porta a porta non funziona e non viene ritirata la spazzatura, c'è bisogno di un'inversione di marcia e si faccia qualcosa perchè i cittadini non ne possono più».
ATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA