Strangolava le sue vittime, in cella il bandito cubano incubo delle donne. Le aggressioni a San Lorenzo e al Pigneto

L’uomo di 37 anni stringeva al collo le donne assalite fino a farle svenire

Strangolava le sue vittime, in cella il bandito cubano incubo delle donne. Le aggressioni a San Lorenzo e al Pigneto
di Marco De Risi e Flaminia Savelli
3 Minuti di Lettura
Sabato 23 Marzo 2024, 00:22

Sorprese alle spalle, strette al collo fino a farle svenire e poi derubate. Sono due al momento le vittime accertate ma le indagini potrebbero allargarsi ancora e al bandito, uno straniero di origini cubane di 37 anni, potrebbero essere attribuite altre rapine.

Gli investigatori non escludono infatti che anche le donne aggredite e rapinate al Pigneto, sempre con lo stesso modus operandi, siano finite nel suo mirino. 

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L’ALLARME
Nella prima settimana di marzo sono stati due i colpi messi a segno nel quartiere San Lorenzo, in via degli Orti Variani e in via degli Apuli.

Le due vittime hanno ricostruito la stessa dinamica delle aggressioni avvenute di notte: «Mi ha sorpreso alle spalle, mi ha soffocato fino a farmi perdere i sensi e poi mi ha derubata» ha riferito la donna aggredita alle spalle in via degli Apuli. La stessa riportata qualche ora dopo dall’uomo. Quindi l’identikit. Gli agenti del distretto Porta Maggiore hanno avviato una fitta rete di indagini. Dal quartiere San Lorenzo si sono allargati a San Giovanni e al Pigneto dove tra gennaio e febbraio era già scattato il primo allarme. 


I RACCONTI
La sera del 20 febbraio la prima ragazza che ha raccontato di essere stata aggredita e rapinata: «Ho sentito soltanto due passi, poi mi ha subito assalita alle spalle e presa per il collo: ho provato a divincolarmi, ma era troppo forte. Mi ha stretto la gola fino a farmi svenire: mi ha trascinata mentre avevo perso i sensi e abbandonata tra le auto parcheggiate». Un mese prima, la sera del 24, un’altra donna era stata sorpresa alle spalle, picchiata e derubata. Gli investigatori stanno ora confrontando le diverse denunce e gli identikit: «L’indagine potrebbe allargarsi ancora, sono rapine fotocopia con un preciso schema» confermano. Mentre proseguono l’inchiesta accogliendo tracce e indizi. 


LA CATTURA 
Le ricerche del bandito sono partite da San Lorenzo, dove sono state registrate le ultime due denunce nella prima settimana di marzo. Per poi allargarsi ai quartieri San Giovanni e Pigneto, dove erano stati registrati colpi analoghi. Alla fine i poliziotti dopo appostamenti e ricerche, sono risaliti all’identità del 37enne di origini cubane. Lo hanno trovato in un appartamento lungo la via Casilina Vecchia. A incastrarlo sono stati gli identikit delle vittime e le immagini delle video camere di sorveglianza. Attraverso i fotogrammi hanno individuato il sospettato e ricostruito alcuni degli spostamenti. Dopo diversi appostamenti e ulteriori verifiche, il cerchio delle indagini si è stretto intorno allo straniero di origini cubane arrestato e subito trasferito in carcere con le accuse di lesioni e rapina. 
 

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