Roma, sgombero a Tor Cervara: blitz nei palazzi occupati. Circondati gli edifici di via Cesare Tallone

Dieci stranieri sono stati accompagnati dagli agenti negli uffici dell’Immigrazione

Roma, sgombero a Tor Cervara: blitz nei palazzi occupati. Circondati gli edifici di via Cesare Tallone
di Camilla Mozzetti
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Sabato 14 Ottobre 2023, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 14:37

I panni stesi, i materassi lerci, i rifiuti ovunque, le siringhe usate per drogarsi abbandonate in terra: quando la polizia, insieme agli agenti della municipale, ieri mattina poco dopo le sette, ha varcato l'ingresso di quello scheletro di cemento in via Cesare Tallone a Tor Cervara, dentro c'erano solo dieci uomini, per lo più nigeriani, che sono stati accompagnati negli uffici dell'Immigrazione di via Patini per il riconoscimento. Da tempo quell'immobile abbandonato era diventato un centro di spaccio anche se ieri, nel blitz, non è stata rinvenuta droga. Il palazzo del "crack" e della "coca", era stato rinominato così dai residenti esasperati che solo il primo settembre scorso si trovarono costretti a sopportare l'omicidio di un pusher, freddato da due colpi di pistola proprio mentre stava spacciando. Da ieri quel palazzo è stato liberato mentre la proprietà - un raggruppamento di istituti bancari - è pronto a chiudere la vendita.

L'ABBATTIMENTO

Il nuovo proprietario che pare sia francese ha già fatto sapere, come risulta anche alla polizia, che quel pachiderma nascosto dal tronchetto dell'A24, sarà abbattuto. Raso al suolo e che, fino ad allora, si procederà con la chiusura totale di ogni accesso al fine di impedire nuove occupazioni. Non sarà tuttavia un'operazione facile considerata l'ampiezza del fabbricato e la totale assenza di pareti ma verrà intensificata la vigilanza. I residenti ringraziano mentre proseguono le indagini per risalire all'autore o agli autori dell'omicidio (il secondo) avvenuto nel "ventre molle" del palazzo.
Qui, stando a quanto ricostruito prima dello sgombero, a giro risiedevano almeno 300 persone, la maggior parte nordafricane ma il "dormitorio" era solo una copertura perché di fatto, complice l'ubicazione, qui si smerciava ogni tipo di droga. Il via vai era costante, ad ogni ora del giorno e della notte, come pure hanno più volte denunciato i residenti della zona senza riuscire a farsi ascoltare. Poi il primo settembre scorso l'ultimo omicidio: "Junior" - lo chiamavano così - era un 24enne nigeriano con precedenti per spaccio e per reati contro il patrimonio.

L'ULTIMO OMICIDIO

Non fu semplice riconoscerlo perché pur essendo stato fotosegnalato aveva dato in almeno due occasioni delle generalità diverse. Fu trovato da una pattuglia di passaggio dentro un carrello della spesa con due uomini che chiedevano aiuto. E nonostante l'intervento tempestivo dei soccorsi, l'uomo morì in ambulanza. Era stato colpito all'addome da almeno un colpo di pistola. Stando alle parole di un testimone oculare, due uomini arrivarono nel palazzo a tarda mattina e si misero a litigare con la vittima che stava spacciando. Lo colpirono e poi si diedero alla fuga. «Erano due nomadi», disse il testimone. Le indagini della Squadra Mobile stanno andando avanti. Ma non è questo l'unico delitto avvenuto nel palazzo di Tor Cervara. Nel novembre del 2021 da quell'edificio "uscì" un altro cadavere. Si trattava di un georgiano, Giorgi Janigava 42 anni, caduto nel vano di un ascensore mai realizzato. Sembrava un incidente ma l'autopsia rivelò che l'uomo prima di cadere fu colpito probabilmente da una sbarra in ferro alla testa. Il suo aggressore è ancora ricercato.

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