Tre polli sventrati, decapitati e posizionati sotto un albero. E poi alcune teste di gallina disseminate nel prato. Prima ancora altri resti gettati in uno scatolone. Una serie di macabri ritrovamenti che fanno crescere la paura tra i frequentatori del parco delle Energie, in zona Prenestino-Pigneto. In molti temono che nell’area, visitata anche da famiglie con bimbi, possano compiersi riti voodoo e satanici che prevedono il sacrificio di animali. E i ritrovamenti, sempre più frequenti, delle carcasse avvalorano i loro sospetti.
IL RITROVAMENTO
L’ultima scoperta 10 giorni fa, come racconta un residente della zona che tutti giorni va al parco insieme al suo cane Baldo. «Una mattina - racconta l’uomo - mi contatta un ragazzo dicendomi che camminando nel parco aveva notato alcuni polli buttati sotto un albero.
I RESIDENTI
«Il problema va avanti da tempo e ultimamente è peggiorato, come anche la generale situazione del parco tra incuria, immondizia e bivacchi» lamenta il signore. E come lui lo fanno anche altri residenti, che nelle chat di WhatsApp diffondo foto di cumuli di immondizia e accampamenti di senza tetto.
Di giorno il parco è «un posto tranquillo» tra genitori che giocano con i figli, persone che fanno jogging e altre che portano a spasso i cani. Ma la sera la zona diventa terra di nessuno tra spaccio, bivacchi di persone che dormono lì e molto altro. «Abbiamo fatto varie segnalazioni, ma non siamo mai stati ascoltati. C’è un problema di competenze e di gestione e alla fine a rimetterci siamo noi abitanti» lamentano dal Comitato di quartiere.
«Il parco è aperto 24 ore su 24 e non si sa cosa succeda qui dentro la notte. Io non ci sono mai entrata proprio perché ho paura» racconta una signora. «Chi dovrebbe occuparsene non fa nulla e l’area viene autogestita quindi, nonostante gli sforzi dei cittadini, qui dentro c’è di tutto» dicono Carol e Alessia mentre passeggiano. Il timore è che – tra le tante illegalità che avvengono di notte - possano compiersi dunque anche riti con animali che vengono uccisi e poi lasciati sul prato, sotto gli occhi di tutti. Anche di bambini molto piccoli.