Così fa sorridere il giorno in cui imbarazzata, dopo lunghi e insopportabili giri di parole, viene al dunque, sembra che abbia tradito un amico, il partito, un patto di sangue, oppure se stessa e fa tanta tenerezza. Alla fine vuota il sacco, come una bimba che ha rubato il rossetto, che ha sconfessato il suo io più profondo, è scesa a compromessi, con questo lavoro sporco: «Ho installato la app per spiare sul pc, i whatsapp di mio figlio... lo so non si fa, non ho resistito - ripete combattuta contorcendosi intorno al filo del telefono - dice che martedì fanno a botte, chiede a tuo figlio se ha amiche da presentargli». Sul finale, il tono dell’antica leonessa: «Che facciamo?».
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