Se Twitter difende il posto auto dei disabili

di Mauro Evangelisti
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Sabato 25 Gennaio 2014, 01:24 - Ultimo aggiornamento: 08:32
Ricordo che almeno una volta

se qualcuno parcheggiava sul

posto disabili, questo qualcuno

un po' di vergogna l’aveva.

@j0llyr09er




Tutto cominciò quando il comandante della municipale invitò i cittadini a segnalare via Twitter le auto in doppia fila. Arrivarono decine di foto. Roma si divise: molti parlarono di invito alla delazione e violazione della privacy, dissero che i vigili invece di giocare con i social network dovevano scendere per strada. Altri apprezzarono, perché i vigili non possono essere ovunque mentre i folli della doppia fila, dei parcheggi al centro delle piazze si moltiplicano.



Ognuno aveva la propria verità. Poi è arrivato il caso di Gianluca Nicoletti, giornalista, scrittore, conduttore radio, autore del libro ”Una notte ho sognato che parlavi: così ho imparato a fare il padre di mio figlio autistico“. Sì, Nicoletti ha un figlio autistico di 16 anni. E dal profilo @melognicoletti ha twittato la foto di una Mercedes che occupava un posto disabili. «Vediamo se è vero che i vigili vedono Twitter: il parcheggio di mio figlio occupato». Via Twitter alcuni gli hanno suggerito di segnalare la foto ai profili del comandante e della municipale.



Dopo un po’ la risposta dei vigili (@plromacapitale): «Buongiorno sig. Gianluca, per la segnalazione alla centrale operativa occorre via e n. civico». Nicoletti li ha indicati, i follower erano in attesa. Un’ora dopo un’altra foto: due vigili intenti a far la multa. E il Tweet: «Grazie, il servizio funziona». Giusto o sbagliato segnalare chi sosta nei posti disabili? La municipale è stata zelante perché era un personaggio noto? Basterebbe già non parcheggiare nei posti disabili.



mauro.evangelisti@ilmessaggero.it

twitter: @mauroev