Quant’è bella Roma con il sole a mezzanotte

di Davide Desario
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Martedì 7 Giugno 2016, 00:54
Dopo 12 mesi trattative 
metro Londra aperta 24 ore su 24
S’inizia con weekend poi resto
A #Roma si ferma a mezzanotte
@VittoriaVime


Un sole a mezzanotte. E’ il titolo della bellissima canzone dell’Orchestraccia, la band romana che contamina rock e Trilussa, reggae e Petrolini raccontando il presente senza mai dimenticare la tradizione di questa città tanto bella quanto complicata dove ognuno di noi sogna cose apparentemente impossibili.
«Un sole a mezzanotte è l’impiegata delle Poste che ti fa un sorriso - cantano Marco Conidi, Giorgio Caputo, Edoardo Pesce e Luca Angeletti - Un parcheggio sotto casa. E’ quando c’hai una busta e il mazzo delle chiavi è nella tasca giusta».
Situazioni forse banali ma che a Roma, se accadono, sembrano un piccolo miracolo. Così un sole a mezzanotte sarebbe l’autobus che passa in orario, la metropolitana aperta 24 ore su 24 come fanno a Londra (ma perché loro sì e noi no?). Un sole a mezzanotte è l’Ama che non ti chiede una bolletta già pagata, sono i vigili che ti avvertono dell’incidente prima che imbocchi la strada bloccata. Un sole a mezzanotte è stato quel tassista che l’altro giorno ha restituito un portafogli con dentro mille euro, è il bar del Centro che non fa il furbo e al turista fa pagare il prezzo giusto. E’ un uomo che si ferma se vede una donna maltrattata come fece anni fa il king dei paparazzi Rino Barillari: venne malmenato, sì, ma salvò una ragazza.
Un sole a mezzanotte è anche l’Orchestraccia che tra un rap e uno stornello ci ricorda che abbiamo un cuore. E va usato.

davide.desario@ilmessaggero.it
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