Israelitico, ottocento famiglie da salvare

di Marco Pasqua
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Sabato 21 Novembre 2015, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 04:37
@Osp_Israelitico impossibilitato a erogare #assistenzasanitaria Scrivete mail #solidarietà a: supporto@ospedaleisraelitico.it

@vegaetoile



Questa mattina il personale medico e infermieristico dell'ospedale Israelitico scenderà in piazza davanti alla sede della Prefettura. Una manifestazione che lancia un grido di allarme. Perché la bufera giudiziaria che ha investito il management di questa struttura ha avuto come unico contraccolpo quello della sospensione dell'attività sanitaria. Con il risultato che un ospedale all'avanguardia in moltissimi settori ha dovuto dirottare migliaia di pazienti altrove. E dove, adesso, i lavoratori rischiano di perdere tutto.



Una vicenda che ha scosso la comunità ebraica, vittima – se le accuse dei pm saranno confermate – di dirigenti che hanno anteposto i loro interessi personali a quelli dei pazienti. E che sono arrivati persino a suggerire – come rivelato da alcune aberranti intercettazioni – di strumentalizzare l'odio razziale di cui gli ebrei sono vittime da secoli. Una circostanza che ha suscitato la reazione di sdegno del consiglio della comunità e della presidente, Ruth Dureghello.



Ma cosa e chi c'è dietro questo ospedale? Quasi un milione di prestazioni ambulatoriali nel 2014, 14mila interventi chirurgici, per un totale di 4300 degenze. Il tutto è reso possibile da 800 persone che adesso non lavorano più e la cui vita è appesa ad un filo: molto, adesso, dipende dal commissariamento che potrebbe essere deciso dalla Prefettura. Un primo passo, reso possibile anche da una recente norma approvata dal governo, per salvare un ospedale che la città di Roma non può rischiare di perdere.



marco.pasqua@ilmessaggero.it