Ragazzi in cerca di follower, «ma non guardare le mie storie»

Ragazzi in cerca di follower, «ma non guardare le mie storie»
di Raffaella Troili
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Mercoledì 10 Luglio 2019, 00:28 - Ultimo aggiornamento: 00:32

Seguimi ma con discrezione, ossia fai numero ma non ti impicciare. Che strani gli amici dei figli: chiedono l’amicizia su Instagram ma poi mandano a dire che non gradiscono di esser seguiti nelle stories. Ci è voluto un po’ per capire perché: aumentare il numero di seguaci e seguiti fa fighi. Ma dopo, se un adulto può evitare di vedere in volto fidanzatine o fidanzatini, o chi magari si spara pose davanti allo specchio della camera da letto a dorso nudo o con l’ultimo acquisto indosso, sarebbe meglio.

​«Mamma, dormo da Giulia». Poi la foto finta su WhatsApp

Insomma la regola è seguire a distanza e senza offendersi. Non vale l’eccezione neanche per chi in modo maldestro scorre indistintamente le stories e inciampa in quelle “proibite”. Tra l’altro anche ai figli danno fastidio queste commistioni, non capiscono certe mamme moderne che seguono i loro amici e mettono pure dei like. Vergogna estrema poi se il genitore pubblica una foto in cui, pancia in dentro e petto in fuori, si mostra giovanile al pubblico dei social. Vietato anche questo, i ragazzi tengono molto alla reputazione: va bene un bel panorama guai a ostentare un millimetro di pelle, una spalla scoperta, uno sguardo poco materno...

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