le antenne
Roma è anche questo ma
ci piace anche così
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Non ci stupiamo più, purtroppo, della piaga delle occupazioni abusive degli alloggi popolari dell’Ater, l’azienda territoriale di edilizia residenziale pubblica. Le case popolari. Ma se ad essere abusivo, su un edificio dell’Ater, è un impianto di telefonia, allora la storia è inedita. La scoperta è avvenuta quasi per caso. Il consigliere regionale M5S, Gianluca Perilli, il 20 settembre scrive una lettera alla direzione dell’Ater di Roma. Chiede l’accesso alla documentazione su alcuni ripetitori di un due palazzi dell’ente vicino a Spinaceto.
Trascorrono un po’ di giorni, l’Ater indaga, approfondisce, perché ciò che emerge appare incredibile. Il 20 novembre il direttore generale dell’Ater, Franco Mazzetto, risponde a Perilli: dai sopralluoghi effettuati quegli impianti di telefonia non sono collocati su nostri immobili. Tutto bene? No. Ecco la sorpresa: «Si coglie l’occasione di ringraziarla della segnalazione, in quanto a seguito della stessa, è stata rilevata la presenza di un impianto di telecomunicazione presso un immobile di proprietà aziendale, risultato privo di autorizzazione».
Chiaro? Mentre svolgevano verifiche sui due impianti di telefonia che però erano su immobili privati, i tecnici ne hanno scoperto un terzo, in quel caso su un palazzo dell’ente, totalmente abusivo. Ora si sta indagando per comprendere a quale compagnia telefonica appartenga ed è già stata presentata una denuncia alla procura. Ma soprattutto è stata disposta una verifica a tappeto su tutti i palazzi di proprietà per verificare che non siano spuntate, come funghi, altre antenne abusive.
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