Letture in corsia, perché un sorriso fa miracoli

di Raffaella Troili
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Mercoledì 12 Ottobre 2016, 00:07 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 07:01
Perchè pubblico foto di malati
e disabili? Chi soffre ha un volto,
occhi e un sorriso. Chi ha bisogno
di cure sono persone. Non numeri

@MichelaMirani

Se il corpo s’è inceppato, la mente e il cuore vivono. Se fuori il mondo corre, non è detto che stia meglio. Ma se quel parente non passa mai, se un dottor sorriso è previsto solo per i bambini, se le giornate sono più corte eppure la tristezza è così tanta da farle sembrare infinite, se il cinema è un sogno proibito e le flebo hanno sostituito i gioielli, allora forse ci vuole un appuntamento “ufficiale”. Un modo per alzarsi, scrollarsi di dosso l’apatia, farsi “belli” pur rimanendo in ospedale.

Basta poco. Nel nulla. Ci ha pensato il reparto di Urologia del San Giovanni, con l’iniziativa “Letture in corsia”. Il progetto-pilota parte oggi alle 18 e durerà 4 mesi: ogni settimana nella sala relax al quinto piano del reparto saranno proposti dei brani, letti da uno o più attori a un orario stabilito e a titolo di volontariato. Si comincia con i testi di Achille Campanile, uno dei maggiori umoristi del Novecento. A leggerli sarà l’attrice Liliana Paganini, che ha lavorato all’iniziativa assieme al dottor Alberto Pansadoro. Alle letture potranno assistere anche amici e parenti dei pazienti e se il progetto dovesse decollare sarà esteso anche agli altri reparti.

Cuore, passione, l’idea. Tutto è nato a Urologia, da un incontro casuale. Testi e autori saranno decisi strada facendo, anche tenendo presenti nelle future scelte, i desiderata dei pazienti. Non si tratta di curarli, ma di strappar loro un sorriso, un’emozione anche, questa la sfida.

raffaella.troili@ilmessaggero.it

 
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