Follia in strada, tra paura e indifferenza

di Marco Pasqua
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Lunedì 17 Luglio 2017, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 18:36
Parlano di città blindate.. ma quali sono??
@SabrinaTozzi3

Via del Tritone, sabato pomeriggio. Tra la folla accaldata dello shopping e dei tour turistici spunta un uomo che balza subito alla vista: in viso è una maschera di sangue. Urla, chiama la polizia, i carabinieri, si lamenta, è dolorante. Le sue condizioni psicofisiche sembrano essere precarie ed è difficile dire cosa ci sia dietro quella reazione. Alcuni testimoni hanno assistito ad un pestaggio, ai suoi danni: a terra ci sono vistose macchie di sangue, conseguenza della colluttazione. L’uomo cammina in mezzo alla strada, dal civico 152 fino a piazza Barberini: sono circa 150 metri. Passa una macchina dei vigili del fuoco (che non si ferma), e nessun mezzo delle forze dell’ordine. Neanche le sue urla riescono ad attirare l’attenzione di qualche agente.

Con il sangue che gli cola dal volto, e decine di turisti che assistono sbigottiti a quello spettacolo a tratti inquietante, l’uomo – che non sembra essere un terrorista, ma che certamente potrebbe esserlo – può aggirarsi indisturbato fino a raggiungere la fermata metro Barberini. Non c’è neanche nessuno disposto a prestargli assistenza o a chiedergli se abbia bisogno di aiuto: la folla guarda ma non fa nulla; del resto è più conveniente pensare che ad intervenire debba essere qualcun altro. Il suo strazio si conclude dentro la metropolitana, dove viene fermato dagli uomini dell’Esercito che presidiano le fermate delle stazioni metropolitane. «Non ho rubato, non ho fatto nulla», farfuglia, mentre viene assistito dai militari. Qualche turista scatta delle foto, magari finiranno su Instagram con l’hashtag #PauraaRoma.

marco.pasqua@ilmessaggero.it
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