Fare il bagno a Ostia, con pochissimi squali

di Pietro Piovani
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Mercoledì 20 Agosto 2014, 22:59 - Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 00:29
Avete il coraggio di farvi il bagno ad Ostia e poi avete paura di uno squalo??

@andlucatello






Nei giorni scorsi, dopo i ripetuti avvistamenti di squali a Ostia, abbiamo letto e ascoltato molte rassicurazioni degli esperti. Ci hanno spiegato che in effetti nel Mediterraneo gli squali ci sono, ma le specie più diffuse sono quasi inoffensive per l’uomo. E noi potremmo anche sentirci tranquilli, se non fosse per quell’antipatico “quasi”. Ci hanno poi spiegato che nel Tirreno ci sono anche gli squali bianchi, ma comunque non bisogna spaventarsi perché sono pochi. E noi cerchiamo di non spaventarci quando ci tuffiamo tra le onde sapendo che in quel momento in quelle stesse acque si aggirano pochissimi squali bianchi in cerca di un pranzo. Ci hanno spiegato infine che gli squali bianchi non attaccano praticamente mai gli esseri umani. E a noi rimane nella testa quel maledetto “praticamente”. Per colpa di quel “praticamente” perse la vita Maurizio Sarra, fotografo subacqueo che il 2 settembre 1962 si immerse poco lontano dal promontorio del Circeo. Alcuni amici lo avvertirono che era stato avvistato un grosso pescecane nella zona, ma lui pensò che tanto nel Mediterraneo la maggior parte degli squali sono inoffensivi, e che quelli bianchi sono pochissimi, e che comunque non attaccano l’uomo. Quando riemerse non aveva più il polpaccio sinistro, c’era rimasto solo l’osso. Prima di perdere i sensi ebbe la forza di dire: «Però mordono bene questi squali». Morì dissanguato qualche ora dopo, all’ospedale. Gli esperti ipotizzano che non si trattasse di uno squalo bianco bensì di uno smeriglio, specie di solito innocua per l’uomo. Di solito. Ci spiegano inoltre che nel Mediterraneo lo smeriglio si è quasi estinto. E noi ne siamo quasi dispiaciuti.



pietro.piovani@ilmessaggero.it