Ma dov’è finito il rispetto delle regole?

(Foto di Giacomo Gabrielli/ Toiati)
di Davide Desario
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Martedì 13 Dicembre 2016, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 20:13
Ho capito che il degrado
di Roma ormai non fa più
notizia ma vi assicuro che qui
è sempre peggio

@mventuriniTg2

La cosa che fa più rabbia di Roma è il degrado oltre ogni limite, causato da troppi comportamenti incivili. Ma anche il degrado sopportato da chi è chiamato a difendere la città dall’inciviltà di molti. Di esempi, purtroppo, ce ne sono tanti. Troppi. Tutti i venerdì davanti alla grande moschea c’è un mercato dove per lo più rom espongono merce di dubbia provenienza, presa nei cassonetti o chissà dove. Poco distante, in viale Parioli, c’è la sede dei vigili. Eppure nessuno interviene: le pattuglie entrano e escono dal comando, passando lì davanti come niente fosse. A Mostacciano, invece, in via Boschiero c’è un centro di raccolta dell’Ama. Poco distante molti cittadini incivili hanno trasformato un’area verde in una discarica a cielo aperto. L’Ama, dopo la denuncia del Messaggero, ha pulito tutto ma la situazione è tornata la medesima. E così non resta che denunciarlo di nuovo perché è inammissibile che davanti ad un centro di raccolta rifiuti ci sia un immondezzaio.

L’ultimo esempio arriva da Tor Vergata dove si è consumata la tragedia della studentessa cinese all’uscita dell’ufficio stranieri della questura, in via Patini. E’ stata derubata ed è morta, investita da un treno, mentre rincorreva i suoi scippatori in un sentiero dell’orrore tra erbacce e immondizia. Come è possibile che una banda si senta così al sicuro tanto da colpire “sotto gli occhi” della polizia? Si impone ora più che mai una nuova tensione morale, un senso del dovere e del rispetto delle regole che parta dai vertici della città fino all’ultimo dei cittadini. Solo così si può sperare di ripartire.

davide.desario@ilmessaggero.it
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