La carica dei dog sitter, per forza e per amore

di Raffaella Troili
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Mercoledì 23 Ottobre 2013, 07:41 - Ultimo aggiornamento: 07:42
dog sitter e decoratrice...

finir che dipinger

un cane e dar da mangiare

a un armadio.




@giospanti



L’hai visto crescere quel ragazzo. Ha sempre amato gli animali, ma ha pure tanto studiato, l’ultimo ricordo si ferma al praticantato. Che ci fa ora tutto il giorno in giro, a bighellonare per il quartiere, con tutti quei cani intorno? E lei, con quel ciuffo punk, non stava nella segreteria di un commercialista, andava sempre di fretta, a caccia di un lavoro? Adesso cammina lenta, assecondando il passo dei quattro zampe a cui fiera si accompagna. Eccone un’altra, e un altro ancora. Sui volantini, i biglietti da visita lasciati sui banconi, affissi ai muri, un esercito di trenta/quarantenni si offrono come dog-sitter: è un lavoro che va forte, più della baby sitter e del maestro di ripetizioni. Qualcuno ha perso un impiego e ha ripiegato su quella che era una passione. Altri non l’hanno mai trovato e magari vanno avanti con tre o quattro piccoli lavoretti così. Otto euro l’ora prendono in media per la passeggiata, ovvero per portare fuori il cane quando il proprietario non può; 15/20 euro al giorno per l’asilo giornaliero (è il padrone a portarglielo a casa finché non ritorna dal lavoro), sui 25 per la pensione (con pernottamento). C’è chi riesce a gestire anche sette/otto cani al giorno, chi come Giulio, 35 anni, laureato in scienze naturali, preferisce asilo e pensione da lui. Per fortuna, dice, sono aumentati gli animali e la sensibilità nei loro confronti. La sua generazione, come sopravviveva, altrimenti?



raffaella.troili@ilmessaggero.it