Le targhe dei romani non si alternano mai

di Maria Lombardi
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Sabato 21 Novembre 2015, 15:08 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 00:04
Comunque io ste

targhe alterne

ve le buco senza speranza



@kuzzo74




Due pensionati al tavolino di un bar sfogliano il giornale e commentano. «Va tutto a rotoli». «È la fine». «Bombardano». «Siamo fritti». «Oggi targhe alterne». «Qui siamo a posto: c'ho la Porsche dispara e la Ferrari para». Siamo tornati a dare i numeri, meno male che c'è ancora chi la prende a ridere. Sul serio, c'è da dire, l'hanno presa in pochi. Di nuovo le targhe alterne che in realtà si sono alternate ben poco. Martedì mattina potevano circolare auto e moto con l'ultimo numero della targa dispari. «Ci saranno la metà delle macchine in giro, usciamo con comodo, dieci minuti e arriviamo». Previsione ingenua, sottovalutazione dell'intolleranza romana alle regole e della raffinatissima arte di cavarsela con un «e allora?».

È più o meno come gli altri giorni, la stessa identica fila alleggerita di pochi metri. Tempo risparmiato: due minuti. Possibile? Sì lo è, basta dare uno sguardo alle targhe nel traffico fermo e contarle. Ogni 4 macchine con il numero dispari, eccone una pari e non si tratta di euro 6. Sono automobilisti che se ne infischiano e la fanno franca. Il Codacons protesta: senza controlli questi divieti sono un inutile sacrificio, per pochi. Un numero ridicolo di multe, 145. Lo smog cala appena, i blocchi continuano - ignorati - come al solito risolverà la pioggia. Finiremo per multare l'alta pressione e il sole.

maria.lombardi@ilmessaggero.it