Siamo tutti grillini con le multe degli altri

di Mauro Evangelisti
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Sabato 11 Ottobre 2014, 00:16 - Ultimo aggiornamento: 00:41
E meno 3 punti

sulla patente.

Ma è giusto?




Davide Barillari



Si sa, chi di rete ferisce, di rete perisce. Il povero Davide Barillari, consigliere regionale M5S, su Facebook sempre tra i più assidui nello scoccare frecce avvelenate, si è ritrovato nella parte del bersaglio dopo che sul social network si era arrabbiato per una multa dell’autovelox sulla Pontina.



I commentatori lo hanno sommerso di critiche, lui ha spiegato che era stato mal interpretato. Ma sarebbe ingiusto prendersela con Barillari, finito nelle grinfie del tribunale del popolo del web. Piuttosto il suo sfogo contro la multa va letto in un altro modo: a Roma, quando ti arriva una contravvenzione, c’è sempre dietro un complotto, un’ingiustizia, un insopportabile sopruso.



E più forte di noi romani, o romani acquisiti: la colpa non mai nostra, ormai è un riflesso automatico, tanto che perfino un grillino - difensore della legalità (e sulla buona fede di Barillari non si può dubitare) - di impulso reagisce così. Fateci caso: mai una volta che, romani o romani acquisiti, diciamo che sì, in fondo, forse, la multa ci stava, ce la siamo meritata.



Comunque sarà sempre colpa del vigile (che a loro volta, non di rado, non aiutano ad alimentare la fiducia del cittadino, ma questa è un’altra storia), comunque la contravvenzione è un’angheria, un complotto, un abominio. Come se guardandoci intorno vedessimo un’impeccabile città svizzera.



Poi, però, ci infuriamo e ci indigniamo quando a parcheggiare in doppia fila sono gli altri. Perché siamo tutti grillini con le auto degli altri, del partito del «facciamo come ci pare» quando l’auto è la nostra.



mauro.evangelisti@ilmessaggero.it

twitter: mauroev