All’Eur spuntano i parcheggiatori-buttafuori

di Marco Pasqua
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Domenica 17 Agosto 2014, 20:43 - Ultimo aggiornamento: 18 Agosto, 07:45
Intollerabile dover pagare

il pizzo a rom e parcheggiatori

abusivi per fare qualsiasi

cosa a Roma @ignaziomarino




@leograzianodopp



Nella lenta e inesorabile presa di possesso dei parcheggiatori abusivi dell'Eur, entra in campo anche la tecnologia. Non per aiutare le forze dell'ordine a sconfiggere quella che, ormai, è diventata una piaga che obbliga i romani a versare una tassa fuorilegge a queste orde di fuorilegge.



La tecnologia, infatti, è utilizzata dagli stessi abusivi per evitare che qualcuno possa sfuggire al pagamento dell'obolo. O, peggio ancora, per lanciare l'allarme in caso di controlli da parte di polizia o carabinieri. Accade, infatti, che alcuni parcheggiatori abbiano iniziato ad operare in team, sfruttando degli auricolari per le comunicazioni tra di loro.



E' cambiato anche il look, che ricorda quello dei buttafuori delle discoteche: t-shirt e pantaloni neri, giacca multitasche. Quando si cerca di parcheggiare intorno ai quattro eventi dell'estate romana che sono concentrati tra viale dell'Agricoltura e via di Val Fiorita, loro si avvicinano con il solito fare sicuro. Sanno di poter agire indisturbati. Il Municipio aveva proposto al Comune di introdurre la sosta a pagamento (regolare): ma il piano è naufragato.



“Siamo qui per la sicurezza delle auto”, dicono gli abusivi. L'opzione “non pago” non è prevista. O almeno, non se si voglia ritrovare l'auto integra. Ogni week-end, infatti, si registrano danneggiamenti alle fiancate o vetri infranti. E le denunce servono a poco. I vigili urbani presidiano generalmente qualche incrocio, ogni tanto azzardano dei posti di blocco a caccia di qualche automobilista che guida in stato di ebbrezza. Ma nulla di più. E gli abusivi restano al loro posto.



marco.pasqua@ilmessaggero.it