Alessio D'Amato ripete che «non c'è nessuna possibilità di accordo con il Movimento 5 Stelle. Io mi rivolgerò a tutti gli elettori». Ma il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, non esclude - che se eletto - i grillini «possano ancora fare parte della maggioranza, come adesso».
L'assessore uscente alla Sanità del Lazio ha presentato il suo programma, sottolineando anche che «siamo i primi a farlo». In platea anche l'ex governatore Nicola Zingaretti e l'ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Nella sua piattaforma D'Amato ha inserito interventi per 20 miliardi di euro. «E sono 5 i provvedimenti bandiera che sintetizzano la nostra idea di futuro e di visione di Regione».
Tra le misure principali, in un programma lungo quasi 100 pagine, l'introduzione del reddito di formazione, cioè «una indennità mensile di 800 euro destinata a disoccupati, giovani in cerca di prima occupazione e donne con figli a carico in cerca di ricollocazione».
Quindi spazio sull'innovazione al piano Lazio impresa 4.0 «rivolto alle piccole e medie imprese per fare un passo in avanti sull'innovazione», trasporto pubblico gratuito per under 25 e over 70, «la creazione di 100 comunità energetiche in 100 comuni per la diffusione delle rinnovabili» e una piattaforma sulla sicurezza stradale «per ridurre drasticamente il numero degli incidenti».
D'Amato ha rivendicato che queste politiche sono in continuità con quanto realizzato da Zingaretti nei suoi due mandati.