Ostia, bagnino eroe salva 13enne che ha accusato un malore: Alin lavorava in un chiosco e si è tuffato subito

Il ragazzo stava facendo il bagno e ha avuto un malore: senza l'intervento di Alin sarebbe finita malissimo

Ostia, bagnino eroe salva 13enne che ha accusato un malore: Alin lavora in un chiosco e si è tuffato subito
di Mirko Polisano
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Domenica 11 Giugno 2023, 22:26

Ormai per tutti a Ostia, Alin è il “bagnino-eroe”. Dopo alcuni salvataggi in mare negli anni passati, l’altro giorno si è reso protagonista di un nuovo intervento che poteva costare la vita a un ragazzo di 13 anni. Tutto accade nel pomeriggio di sabato. Doveva essere una giornata di divertimento, sole e relax per Alessio (il nome è di fantasia, ndr) ma che senza l’intervento di Alin poteva trasformarsi in tragedia. Il 13enne stava facendo il bagno nello specchio antistante una delle spiagge di Ostia, quella a ridosso della cosiddetta “spiaggia degli Sposi”, quando ha accusato un malore e ha chiesto aiuto. Ad accorgersi del pericolo, è stato proprio Alin Stoian, baywatch in servizio al chiosco “Bahia”, che, visto che le spiagge libere di Ostia sono sprovviste di bagnini, ha dovuto percorrere circa 100 metri dalla riva per intervenire nel tratto di mare lasciato senza servizio di si salvamento. Il 42enne ha preso di peso il minorenne che già aveva bevuto molta acqua portandolo sulla spiaggia per poi effettuare le prime manovre di rianimazione in attesa del 118. I medici hanno poi continuato i soccorsi per poi portare il tredicenne al Grassi di Ostia in codice rosso. Il giovanissimo non è in pericolo di vita. Insomma, un dramma evitato proprio nel tratto di arenile ancora non presidiato dai marinai di salvataggio. La gara predisposta per garantire assistenza ai bagnanti è infatti andata deserta. Al momento, dunque, il servizio non è offerto e fare il bagno rischia di essere pericoloso per la propria vita.

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LA DINAMICA

Secondo quanto ricostruito, il ragazzo era con altri amichetti.

Si stavano tuffando dal “pontiletto dei pescatori”, non in sicurezza anch’esso. Si è lanciato da due metri di altezza ed è finito in una buca profonda scavata dal gioco delle correnti. Da lì non è più risalito fino all’arrivo di Alin. Il bagnino del Bahia, sentite le grida dalle tantissime persone in spiaggia, si allarmato e ha remato a tutta velocità, poi quando ha visto il ragazzo in acqua si è tuffato e l’ha recuperato.

«Era un gruppo di ragazzi, ma in mare era con un amico solo - racconta Alin - è andato più volte giù, ho capito la gravità della situazione. Ho lasciato il pattino e mi sono buttato subito in acqua per recuperarlo. Una questione di secondi e poteva succedere la tragedia. L’ho messo sul pattino per cercarlo di rianimare, e così ha ripreso conoscenza. Poi, dopo un quarto d’ora è arrivata l’ambulanza, ci hanno pensato i medici. Io cercavo di tenerlo sveglio in attesa dell’ambulanza. Poi i sanitari lo hanno portato al Grassi. So che è fuori pericolo, ma non è possbile che sulle spiagge libere di Ostia non ci sia il servizio salvataggio. Il Municipio deve fare qualcosa subito, il pericolo si ripete e non sempre può andare bene». Due anni fa, Alin era intervenuto nella Spiaggia Gialla, una di quelle libere gestite dal Comune di Roma che - in mezzo alla settimana - non aveva il servizio di salvataggio garantito. Ancora prima il salvataggio di un 12enne poi elitrasportato in ospedale.

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