Ultras Lazio, sgomberata la sede degli Irriducibili di via Amulio a Roma: da decenni occupavano i locali dell'Inail

Ultras Lazio, sgomberata la sede degli Irriducibili di via Amulio a Roma: da decenni occupavano i locali dell'Inail
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Lunedì 9 Novembre 2020, 09:19 - Ultimo aggiornamento: 15:44

Sgomberata questa mattina dagli agenti della Digos di Roma la sede degli Irriducibili Lazio al 47 di via Amulio, nel quartiere Tuscolano. La liberazione dei locali di proprietà dell'Inail e occupati da anni dagli Ultras Lazio, era stata chiesta a settembre scorso anche dal sindaco di Roma Virginia Raggi dopo la bocciatura a sorpresa, da parte del consiglio del Municipio VII, di una mozione che ne proponeva lo sgombero. L'area è cinta da un enorme cordone di agenti del reparto mobile e su via Tuscolana è posizionato anche l'istante della polizia pronto a intervenire in caso di necessità. Gli ultras stanno portando via le loro cose. Una spinta allo sgombero sarebbe stata data anche dalle indagini sui recenti scontri in piazza del Popolo con le forze dell'ordine: esponenti vicini a Forza Nuova erano stati visti partire proprio da via Amulio (qui, prima c'era la sede di Fn) alla volta della piazza. 

«Roma ringrazia forze ordine per sequestro sede degli ex Irriducibili in via Amulio: occupavano locali proprietà dell'Inail.

Da tempo chiesto sgombero e ora locali sono stati liberati! A Roma non c'è spazio per violenze e prepotenze. Avanti #ATestaAlta per ripristinare legalità». Così su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.

I locali Inail al 47 di via Amulio, occupati abusivamente dagli Irriducibili Lazio e sgomberati questa mattina dagli agenti del commissariato San Giovanni, erano insieme ad altri 5 nella lista di una nota del 18 settembre firmata dal presidente del VII municipio Monica Lozzi. Di lei si disse che avesse bocciato la mozione che aveva approvato lo sgombero della sede Ultras, dopo l'astensione da parte del consiglio, ma all'Adnkronos spiega: «I consiglieri si erano astenuti, ma io avevo già predisposto una nota nei giorni precedenti in cui chiedevo a tutte le autorità, Prefettura, Sindaco e quanti altri, di attivarsi nel liberare le sedi non solo di via Amulio ma di tutte le altre che rivestono connotati politici estremisti con ripercussioni sulla cittadinanza in tema di sicurezza e ordine pubblico».

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In isolamento domiciliare ormai da un mese, positiva al Coronavirus, la presidente Lozzi aggiunge: «I consiglieri, dunque, si astennero solo perché mi avrebbero impegnato a fare una cosa che avevo già fatto. Nella delibera indirizzata anche a Inps, Inail e Ater, scrissi che ritenevo doveroso non rinviare ulteriormente l'adozione delle misure di sgombero richiedendo anche un tavolo di confronto». Tra i locali occupati del territorio e inseriti nella lista del 18 settembre anche i locali di via Taranto, di via Evandro, di via Assisi 140, di via Acca Larentia e via Marco Dino Rossi 37/a, questi ultimi di proprietà comunale.

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