Podcast Tracce diventa un libro in edicola con Il Messaggero : indagini e crimini raccontate dagli investigatori

Assassini scoperti dopo vent'anni, stragi ricostruite: svelate le intuizioni che hanno dato la svolta alle indagini

Podcast Tracce diventa un libro in edicola con Il Messaggero : indagini e crimini raccontate dagli investigatori
di Alessia Marani
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Venerdì 29 Luglio 2022, 00:56 - Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 22:50

Entrare nella testa di un assassino o di un criminale per scardinarne i ragionamenti lucidi o borderline che siano, e arrivare con pazienza e tenacia alla soluzione di un caso partendo anche e solo da una “semplice” traccia. Non sono serie televisive, né racconti romanzati che rischiano, in alcuni casi, di annacquare o, al contrario, colorire fino all’eccesso le realtà, quasi a svilirle a una tragica routine o a spettacolarizzarle senza tenere troppo conto dei drammi umani di chi ne resta coinvolto, ma le cronache dal “dietro le quinte” di investigazioni precise portate avanti da uomini e donne dello Stato con un unico martellante pallino: rendere giustizia a chi è stato vittima di un reato


Dal 30 luglio con il Messaggero sarà in edicola il primo di due volumi dal titolo “Tracce. Indagini e scene del crimine raccontate dagli investigatori”, una raccolta dei servizi ideati e curati dalla collega Camilla Mozzetti che dal novembre del 2021 pubblica sul Messaggero.it l’omonimo Podcast Tracce, accettando la sfida di trasporre attraverso la narrazione della sua voce e di quella di chi ha curato le indagini a testa bassa e in prima linea, il processo per cui le analisi scientifiche si sovrappongono a quelle classiche una volta inquadrato il giusto indizio.

Ma come e dove scovarlo? Camilla Mozzetti, con il piglio unico del cronista di nera e giudiziaria, ne rivela le chiavi di accesso andando a ripercorrere caso per caso. 


Il libro (dal costo di 5,90 euro oltre la copia del quotidiano in edicola), dalla lettura agile e veloce, potrà essere un buon compagno di viaggio in treno o in aereo durante gli spostamenti per le vacanze agostane, oppure un piacevole break da scorrere sotto l’ombrellone o seduti sulla sdraio al fresco di un giardino. Non si tratta di un manuale per soli addetti ai lavori (non per questo non ne troveranno spunti e argomenti di riflessione aspiranti cronisti, avvocati, periti di tribunale, consulenti di parte, se non gli stessi inquirenti) ma di un faro puntato su dettagli, a volte passati in secondo piano nel magma tracotante dell’informazione del momento, a volte inediti, che riescono «a fare rivivere un caso del passato come se fosse una storia nuova», come scrive il direttore Massimo Martinelli nella prefazione.

Il primo volume disponibile da domani (il secondo sarà in vendita da sabato 6 agosto) scandaglierà con ritmo incalzante i retroscena che hanno arrovellato le menti degli investigatori della Polizia di Stato. Sotto la lente dodici casi romani e non solo. Tutto parte da una violenza sessuale subita dalla cuoca di un asilo dell’Eur gestito dalle suore. Sembra incredibile, ma la donna viene assalita e minacciata da un uomo armato di coltello mentre, di mattina, sta preparando i pasti per i bambini. L’aguzzino le ruba i soldi che ha nella borsa e non contento la spinge in uno sgabuzzino e ne abusa. Quindi, si dilegua nel nulla. Dopo alcuni mesi verrà arrestato. Che cosa lo ha incastrato? Una impronta lasciata su una bottiglia (neanche aperta) sul bancone della cucina. 

Nasce il primo Podcast, poi ne seguiranno altri: l’omicidio di Valeriano Poli avvenuto nel ‘99 a Bologna, il cui killer è stato smascherato vent’anni dopo; Giusy Potenza la quindicenne uccisa a Manfredonia; l’orribile delitto di Sara Di Pietrantonio, data alle fiamme dall’ex inchiodato dal gps della sua auto; la morte di Melissa Bassi, la studentessa colpita dall’esplosione di un ordigno piazzato vicino alla scuola di Brindisi; la ricostruzione della strage di via D’Amelio in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino (la Scientifica raccolse in maniera certosina i frammenti dell’auto ricostruendone lo scheletro, un investigatore dell’epoca ricorda ancora a memoria i numeri del telaio della vettura in cui fu piazzata la bomba); l’agguato al consigliere comunale di Torino Alberto Musy; il femminicidio commissionato a un sicario nel dark-web; l’incendio in cui rischiò di bruciare la Sindone; la rapina-mattanza dei coniugi Martelli in Toscana; l’omicidio dell’ex ferroviere Antonio Schiesaro a Verona; lo stupro e la morte di Desirée Mariottini, drogata e uccisa nella “casa del crack” nel quartiere San Lorenzo di Roma. Sabato prossimo altri casi, questa volta, trattati dall’Arma dei carabinieri. Buona lettura.

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