Fontana di Trevi in vendita: dalla realtà del conte Antonelli alla finzione del principe Totò Video cult

Dal film Totò truffa '62
di Mario Ajello
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Mercoledì 25 Settembre 2019, 19:47 - Ultimo aggiornamento: 20:01
Tutti conoscono la celebre scena in cui Totò voleva vendere la Fontana di Trevi in Totò truffa 62. Ma quello è un film. Nella realtà questa pazza idea qualcuno l’ha avuta davvero. E molto prima del De Curtis. Si legge in una ottocentesca «Cronaca di Roma» (1852-1858) di Nicola Roncalli, stessa famiglia del futuro Papa Giovanni XXIII: «Nel 1857 il conte Filippo Antonelli si recava con alcuni notabili forestieri ad osservare la Fontana di Trevi, intrattenendosi minutamente sopra ogni particolarità».




E vedendo questa scena, i commercianti della zona cominciano a dire che «il conte Antonelli stava trattando con alcuni speculatori d’incettare l’acqua di Trevi, unico liquido che era rimasto libero». D’incettare cioè di dare via, di vendere. L’operazione, ammesso che fu tentata davvero, non andò a buon fine. Dunque è stato più fortunato quell’imbroglione di Totò che non solo l’acqua ma l’intero monumento della Fontana di Trevi riuscì a piazzare a un ingenuo italo-americano di passaggio. Il maestro del De Curtis dev’essere stato il conte Antonelli, ma, come spesso accade, l’allievo ha superato l’insegnante.



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