La truffa dei finti vigili alle porte di Roma: «Apra, siamo la polizia». Poi i furti di contanti e oro

La denuncia partita da Cerveteri: «Così entrano nelle nostre case»

La truffa dei finti vigili alle porte di Roma: «Apra, siamo la polizia». Poi i furti di contanti e oro
di Emanuele Rossi
4 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Maggio 2023, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 15:02

Dopo i preti ora ci provano i vigili urbani. Rigorosamente finti. A Cerveteri i ladri cercando in tutti i modi di ingegnarsi sempre più per riuscire nel loro intento ed entrare nelle abitazioni per rubare, magari in quelle dove vivono persone anziane e indifese facilmente raggirabili, come avvenuto in tantissimi casi nell'ultimo anno. L'ultima moda ora è quella che vede in azione agenti della polizia fasulli pronti a suonare il campanello dichiarando di dover avviare degli accertamenti con una macchina fotografica in mano. Almeno è quello che rispondono di fronte al cancello quando vengono interpellati dai proprietari colti in castagna.

LA TECNICA

I malviventi si sono fatti notare in città e soprattutto nella frazione agricola di Borgo San Martino. «In quest'area scrive il comitato di zona - sono state segnalate telefonate e sopralluoghi da parte di falsi vigili urbani.

Infatti, dopo aver informato quelli veri, che non ne sanno nulla, si è giunti alla conclusione che si tratta di impostori. Fanno una telefonata per annunciare un sopralluogo alla proprietà privata dove si recano in borghese a fare delle foto non si sa a che scopo. Nel caso ricapitasse chiamate subito i carabinieri».

Truffa a Roma, «suo nipote ha un debito» e l'anziana consegna soldi e gioielli per 2mila euro: presi 2 banditi campani

Lo stesso comando della municipale etrusca ci tiene a tranquillizzare la popolazione e nello stesso tempo a dare consigli per tenere alta la guardia. «I nostri agenti sostiene Cinzia Luchetti, a capo dei "caschi bianchi" di Cerveteri naturalmente non vanno in giro in borghese a importunare i residenti. Non bisogna aprire a questa gente, il personale della polizia locale tra l'altro opera sempre in divisa e si qualifica, perciò massima attenzione». Truffatori incalliti anche nelle vesti di sacerdoti. Era accaduto la scorsa settimana sempre a Cerveteri in località Valcanneto ma anche nella vicina a Ladispoli dove le chiese continuano a dissociarsi. Lo aveva fatto don Gianni Righetti, parroco del "Sacro Cuore di Gesù" di via dei Fiordalisi pronto ad affermare come «nessuno della chiesa esca con una statua religiosa in mano suonando il citofono per entrare» e ribadendo come «incontri e benedizioni di solito vengono concordati direttamente con i fedeli anche tramite appuntamento telefonico».

 

Dopo il Sacro Cuore del Cerreto è la volta della parrocchia "San Giovanni Battista Ladispoli" a Caere Vetus, altro quartiere dove si registrano le scorribande dei balordi. «Mi hanno purtroppo riferito è l'appello lanciato da don Valerio Grifoni - che nel territorio della parrocchia, si aggirano dei poco di buono vestiti da preti per benedire le case. Io non ho autorizzato nessuno per tale servizio. Come sapete, a me piace molto visitare e benedire personalmente le famiglie. A quanti me lo chiedono vado molto volentieri. Non aprite a nessuno e fate girare il mio messaggio». La dinamica è sempre la stessa con due uomini in modalità ecclesiastica con una statua della Madonnina nelle mani pronti a varcare la soglia di casa sfruttando anche la loro gentilezza e approfittando della vulnerabilità dei cittadini anziani.

Roma, «Suo figlio ha avuto un incidente», lei gli consegna mille euro. Ma il giardiniere sventa la truffa

I SOCIAL

Spesso cercano di farsi strada magari dopo una telefonata rassicurante che anticipa la loro visita a domicilio. Tantissime le prese di posizioni sui social con testimonianze dirette degli abitanti che raccontano di essere continuamente tempestati da tecnici comunali o delle società idriche ed elettriche anche se non sono altro che furfanti. Polizia e carabinieri continuano a tenere alta l'attenzione su questo fenomeno organizzando di tanto in tanto degli incontri nei comuni, nelle parrocchie e nei centri per la terza età.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA