Taxi Roma-Civitavecchia a 250 euro, la cooperativa: «Il prezzo della corsa non è fisso e può essere concordato con l’autista»

La replica delle cooperative taxi e del Campidoglio: «Da Roma le tariffe fisse sono solo per gli aeroporti e Ostia Lido»

Taxi Roma-Civitavecchia a 250 euro, la cooperativa: «Il prezzo della corsa non è fisso e può essere concordato con l’autista»
di Fernando M. Magliaro
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Domenica 3 Settembre 2023, 18:09

«Con i furbetti non siamo teneri, anzi»: Loreno Bittarelli, presidente della cooperativa taxi 3570, fra le più note di Roma, va giù duro: «Noi abbiamo un codice disciplinare rigido e se “becchiamo” qualche furbo gli facciamo passare la voglia di fregare il prossimo».

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Però, sulla vicenda dei due turisti americani che si sono visti richiedere da un tassista, non appartenente a nessuna cooperativa ma operatore singolo, 250 euro per arrivare da Roma a Civitavecchia, Bittarelli spiega: «La tratta in questione è a libera contrattazione oppure a tassametro. Quando si chiede a un taxi di andare fuori dal territorio del comune di Roma, il passeggero può sostanzialmente scegliere. O contratta con il conducente un prezzo. Oppure il conducente attiva il tassametro e all’arrivo comunica la cifra. È vero che su Civitavecchia c’è una tratta a prezzo fisso ma è con partenza di Fiumicino aeroporto e non da Roma. Le tratte a prezzo fisso dalla Capitale sono quelle da e per i due aeroporti, Ciampino e Fiumicino, e da e per Ostia Lido, con una serie di importi diversi a seconda dell’area di Roma da cui si parte o si arriva. Queste tariffe fisse includono anche tutti i supplementi». Quindi, in sostanza, il problema sul caro taxi per Civitavecchia è forse nel fatto che «i turisti non hanno chiarito la cosa con il tassista». Insomma, che l’albergo indichi un costo non è necessariamente vincolante per il conducente. Dal Campidoglio, poi, spiegano anche che «noi possiamo comminare sanzioni solo per irregolarità commesse all’interno del territorio comunale, in questo caso noi non possiamo intervenire perché fuori dalla nostra giurisdizione. Sarà nostra cura, grazie al lavoro della commissione che è stata appena nominata dalla giunta per la rimodulazione delle tariffe, individuare anche una tariffa predeterminata per le corse Roma-porto Civitavecchia». Sbotta Bittarelli: «Possibile che ci siano sempre questi furbetti che creano questi danni immensi di immagine all’intera categoria e che, alla fine la facciano franca?».
Nel corso dell’ultimo triennio, le sanzioni di sospensione della licenza nei confronti di tassisti infedeli sono arrivate a 143, su poco meno di 7.700 licenze attive.

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LE TELEFONATE

C’è anche la seconda questione da chiarire, quella delle prenotazioni.

E qui, la versione del 3570 e quella del Campidoglio coincidono. «Il taxi - dicono dal Comune - è una “vettura di piazza” cioè un servizio a chiamata immediata. La prenotazione è un servizio che le compagnie taxi fanno ma non è vincolante». «Il sistema - chiarisce Bittarelli - è questo: l’utente prenota una vettura a una certa ora in un dato posto. La compagnia accetta l’incarico. Poi, all’avvicinarsi dell’ora del servizio, si lancia la richiesta nel sistema. Se ci sono veicoli liberi e entro ragionevoli distanze in grado di raggiungere l’utente che aveva effettuato la prenotazione, bene. Ma se, per caso, non ci sono veicoli liberi nelle vicinanze in grado di soddisfare la richiesta, la prenotazione rimane inevasa». 

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Il servizio che effettua un trasporto su appuntamento o prenotazione è quello dei noleggi con conducente. Il taxi va solo a chiamata. Insomma, le cooperative e le compagnie di auto bianche, che sia tramite telefono oppure con le app, quando ricevono la prenotazione e accettano l’incarico non sono vincolate a rispettarlo. «Se si vuole essere certi di avere a disposizione una vettura prenotata a un’ora specifica bisogna utilizzare il servizio di noleggio con conducente che, a differenza del taxi, è proprio per sua natura un veicolo a prenotazione», aggiungono dal Campidoglio.

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