Roma, il ritorno degli scoiattoli: +40% esemplari, da Villa Ada a Villa Borghese. «Nuovi padroni dei parchi»

L'esperto: «Stanno sostituendo i ghiri e per il cibo si avvicinano alle zone urbane»

Roma, il ritorno degli scoiattoli: da Villa Ada a Villa Borghese, cresciuti del 40%. «Nuovi padroni dei parchi»
di Giampiero Valenza
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Domenica 24 Marzo 2024, 07:39 - Ultimo aggiornamento: 08:58

A Villa Borghese, tra gli animali del Bioparco, ci sono anche loro. Ma sono liberi e vanno di ramo in ramo, incuriosendo chi passa da quelle parti e cerca un angolo di natura in pieno centro città.
E lì c'è un boom di scoiattoli che si arrampicano, raccolgono semini e li portano nelle loro tane: basta saper osservare tra gli alberi, riconoscendo le lunghe code che salgono e scendono. Francesco Petretti è un volto noto della comunicazione scientifica (esperto naturalista di Geo&Geo, su RaiTre) e insegna Biologia della Conservazione all'Università di Perugia. È lui a confermare che «la popolazione degli scoiattoli in città è aumentata tra il 30 e il 40 per cento».

Non si arriva al migliaio di esemplari a Roma, ma di sicuro, ci sono zone dove è più facile trovarli: in primis, Villa Borghese e Villa Ada dove, in sostanza, vivono abbastanza tranquilli. «Lo scoiattolo nero meridionale è abbastanza diffuso - dice Petretti - sta prendendo il posto di altri animali come il ghiro e il topo quercino, un arboricolo».

L'ALLARME

Altre Regioni italiane stanno vivendo una guerra tra scoiattoli: quelle tra gli autoctoni (il nero meridionale, per esempio) e gli alieni (come lo scoiattolo grigio, americano).

L'invasione ha preso piede in Piemonte.

Il rischio che tutto questo accada anche a Roma - e che, quindi, lo scoiattolo made in Usa possa colonizzare gli alberi della Capitale - non è prossimo ma neanche impossibile. «Questo può accadere verosimilmente se viene abbandonata una coppia di scoiattoli grigi in natura: un tempo venivano venduti come animali ornamentali.

Quindi, se c'è qualcuno che li vuol lasciare in un parco, tutto questo può accadere - spiega Sandro Bertolino, docente di Ecologia all'Università di Torino - Comunque, il contatto tra gli scoiattoli e gli esseri umani non è pericoloso. Sono animali che preferiscono un habitat urbano perché vanno a caccia di semi, bacche, insetti, funghi».

L'HABITAT

Intanto, tutti col naso all'insù a Villa Borghese per guardare gli scoiattoli mentre si arrampicano sugli alberi. Difficile è fotografarli, ma non impossibile. Mentre invece, a pochissima distanza, si lascia fare tantissimi scatti Kala, la cucciola di tigre di Sumatra nata al Bioparco a dicembre scorso e visibile al pubblico.

E sempre più persone scelgono l'area di Villa Borghese per avvicinarsi al mondo degli animali e della natura. Basti pensare che secondo alcune stime nei primi tre mesi del 2024 si sta notando un aumento del 10% in più di presenze rispetto alle medie del periodo.

E i numeri non accennano a fermarsi, soprattutto nel fine settimana e attratti dalla ricerca di esemplari sotto la loro tutela - come la tigre di Sumatra, appunto, specie in via di estinzione ma che in un giardino zoologico vive anche per la conservazione della biodiversità - ma anche per tutti quegli animali - liberi, come scoiattoli e pavoni, per esempio - che animano l'habitat di Villa Borghese, dove gli animali (esotici e no) diventano i protagonisti.

IL RISPETTO

«In moltissimi quando entrano nel parco chiedono dove sia la tigrotta Kala e in modo rispettoso, quasi in silenzio, si avvicinano alle vetrate delle tigri di Sumatra dove la cucciola gioca ininterrottamente con i genitori Tila e Kasih», commenta Lucia Venturi, direttrice generale della Fondazione Bioparco di Roma.

giampiero.valenza@ilmessaggero.it
 

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