I numeri sono impietosi: a novembre i tram del trasporto pubblico romano hanno effettuato complessivamente 13.559 corse. Un dato che fa effetto, soprattutto se paragonato a quello di pochi mesi prima: ad aprile - quando la situazione di linee e mezzi era comunque quella, critica, della rete tranviaria attuale della Capitale - le corse effettuate erano state 29.022. Insomma, in sette mesi il servizio si è più che dimezzato, passando dal 4,8 per cento dell’offerta complessiva cittadina di trasporto pubblico a un misero 2,2 per cento. E la situazione è solo in parte imputabile a lavori di manutenzione straordinaria come quelli che, dalla scorsa estate, hanno fermato la linea 8, dove è in corso la sostituzione dei binari, giunti al termine della loro “vita tecnica”. D’altronde se ci sono al momento due linee (su sei) funzionanti, tre chiuse e una limitata, il problema è alla base. Così come se si considera che un quarantina di mezzi ancora circolanti vanta un età di servizio prossima ai 75 anni.
Tram troppo vecchi a Roma: ma le nuove vetture arriveranno fra 4 mesi, ferme quattro linee su sei
LO STALLO
L’emergenza tram, che sconta tanti anni di disinteresse e di mancati interventi da parte delle passate amministrazioni, è uno dei punti critici del trasporto pubblico locale della Città eterna. Oltre alla linea 8, a causa di cantieri lungo il percorso sono ferme da diverso tempo i tram 2 e 3, quest’ultimo già da prima aveva il tragitto dimezzato per carenza di vetture disponibili e sostituito da bus nella tratta da Porta Maggiore alla stazione di Trastevere. Inoltre, la linea 19 è interrotta da Porta Maggiore a piazza Risorgimento, mentre funzionano a pieno regime solo la 5 e la 19 che, provenendo dall’asse di via Prenestina, terminano la corsa alla stazione Termini.