C'è il degrado vicino alla stazione Termini, dove in migliaia passano ogni giorno e che viene preso di mira da sbandati e senzatetto durante la notte. E poi le condizioni di incuria dell'Esquilino e di San Giovanni. E Monti, cuore della movida, sede di tantissimi bed and breakfast con i turisti che non sanno cosa fare quando lasciano le camere e che abbandonano i rifiuti senza rispettare le regole della raccolta porta a porta. I residenti a tutto questo non ci stanno e hanno avviato un'interlocuzione con Roma Capitale, Municipio e Ama tanto che lanciano sul piatto una mappatura digitale di tutti i casi di degrado. «Stiamo decidendo se farlo con l'amministrazione o se iniziare in autonomia - spiega Emma Amiconi, portavoce di Roma per tutti, una delle associazioni che ha proposto questo sistema per mettere un freno al degrado di questa zona della città - Di sicuro una mappatura è necessaria e deve essere pubblica e condivisa. Vogliamo inviare questa proposta ad Ama per vedere i passi avanti e le zone più difficili. Vogliamo collaborare con loro».
L'IDEA
La proposta è stata lanciata dai comitati Piazza Vittorio partecipata, Esquilino vivo, dagli abitanti di via Giolitti e da Tutti per Roma.
«Stiamo valutando se farla noi direttamente o tramite le pubbliche amministrazioni e la sottoporremo ad Ama nel prossimo incontro. Comunque l'intenzione è quella di farla, anche in modo autonomo, in modo tale che tutti sappiano l'entità del degrado di questo quadrante della città per provvedere con soluzioni adeguate», prosegue Amiconi. E proprio la portavoce di Tutti per Roma fa intendere che quello avviato in questo quadrante della Capitale può essere un modello da sviluppare anche in altri quartieri. «Vorremmo partire dall'Esquilino e da Monti per proporre una sperimentazione che può essere applicata eventualmente a tutta la città», commenta.