Dalla Corea a Civitavecchia, al porto sbarcheranno 24mila auto

Il primo "sbarco" di auto al porto di Civitavecchia
di Cristina Gazzellini
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Mercoledì 17 Aprile 2024, 12:26

La Corea chiama e Civitavecchia risponde “presente”. Ha preso così il via ieri mattina dalla banchina 29 del porto di Civitavecchia il traffico di auto nuove che arrivano dalla Corea e sono dirette al mercato nazionale. Un traffico figlio di un lungimirante accordo siglato qualche mese fa tra il Civitavecchia Fruit Forrest Termina (la società italo belga che si occupata dell’import e export di ortofrutta con il sud e centro America e che da cinque anni gestisce l’Interporto) e la società Ars Altmann, operatore specializzato nella logistica di veicoli finiti. «Grazie a questo accordo – ha spiegato ieri Sergio Serpente, del consiglio di amministrazione del Cfft – per la prima volta un operatore internazionale ha scelto il porto di Civitavecchia per far sbarcare le proprie auto in Italia. L’operatore in questo caso è la casa automobilistica Kia che sbarcherà tra le 20 e le 24 mila auto nuove nel nostro scalo ogni anno». Ieri per tutta la giornata il personale della Compagnia Portuale, guidato dal presidente Patrizio Scilipoti, si è occupato di far sbarcare dalla nave circa 2000 vetture Kia che sono state poi sistemate nei piazzali dell’Interporto, in attesa di essere smistanti nei mercati di destinazione. «Fino ad oggi Civitavecchia – ha aggiunto Serpente – veniva utilizzato come porto di “riserva” da utilizzare quando gli altri scali erano saturi o indisponibili per le operazioni di scarico. Stavolta siamo il primo porto di destinazione e questa scelta di Altmann e del suo cliente Kia, potrà avere ripercussioni molto positive anche per l’occupazione. Civitavecchia si candida sempre di più a diventare un importante hub per lo logistica del centro Italia, grazie anche alla sinergia che si è creata sia con l’Autorità portuale ed il Comune che soprattutto con la Regione Lazio che mai come ora si sta interessando al porto di Civitavecchia».

I DATI

Un interessamento che ieri si è concretizzato con il sopralluogo della vice presidente della Pisana Roberta Angellilli che, accompagnata dagli assessori allo Sviluppo ed al Turismo Francesco Serpa e Simona Galizia, dal consigliere Vincenzo Palombo e dallo stesso Serpente ha assistito prima alle operazioni di scarico delle auto nuove e poi ha visitato i capannoni e le aree destinate all’automotive dell’Interporto. «Civitavecchia grazie al suo porto è e può diventare ancora di più – ha commentato la vice presidente e assessore allo Sviluppo della Regione Angelilli – un vero volano dell’economia di tutto il Lazio.

Lo scalo di Roma è già il primo d’Italia, secondo nel Mediterraneo e quinto al Mondo, per le crociere, ora dobbiamo puntare anche su logistica e merci. Oggi ho visto aree idonee, operatori e lavoratori preparati ed efficienti, una “catena di montaggio” ben collaudata, quindi gli elementi ci sono tutti. Ora siamo noi istituzioni a dover impegnarci per superare anche alcune criticità legate soprattutto alle infrastrutture e alla burocrazia, perché non c’è porto senza retro porto. In questo senso stiamo accelerando per il completamento della superstrada Civitavecchia-Orte, coinvolgendo ferrovie per il ripristino della tratta ferroviaria e per far arrivare i binari all’interporto». Con l’occasione la vice presidente Angelilli ha ricordato anche il tavolo voluto dalla Pisana con il Mimit per pianificare lo sviluppo del territorio nella fase del carbon exit. Uno sviluppo che prevede anche un forte impulso proprio alla logistica.

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