Roma, in arrivo mille pistole per i vigili urbani: ecco le Heckler & Koch, modello SFP9-pb

L'obiettivo del Comune è fornirle al 90% degli agenti della polizia locale

Roma, in arrivo mille pistole per i vigili urbani: ecco le Heckler & Koch, modello SFP9-pb
di Fabio Rossi
3 Minuti di Lettura
Sabato 16 Marzo 2024, 01:20

Più vigili urbani armati, soprattutto per eseguire i controlli nelle strade e i compiti più pericolosi. Alla polizia locale romana stanno arrivando 925 nuove pistole Heckler & Koch, modello SFP9-pb. Grazie a un bando avviato nel 2023, che prevedeva inizialmente l’acquisto di 1.200 nuove «pistole semiautomatiche, complete di caricatore, oltre un caricatore di riserva per arma, munizioni e fondine». L’obiettivo è di passare dall’attuale 60 per cento (o poco più) all’85-90 per cento di caschi bianchi armati. Al momento, infatti, sono 2.477 le armi assegnate ad agenti della polizia locale della Capitale. Tenendo conto che su una pianta organica su carta che conta, in teoria, su 8.300 agenti, quelli effettivi che risultato impiegati nei vari gruppi sono circa 5.700, ma non tutti assegnati a compiti di pubblica sicurezza.

LA SITUAZIONE

A causare l’attuale scarsa diffusione delle pistole d’ordinanza, tra il personale addetto ai servizi esterni, è innanzitutto il dato anagrafico. Solo gli ultimi due concorsi - quello appena concluso e il precedente, bandito dall’amministrazione di Virginia Raggi - prevedevano per i vincitori l’obbligo di portare l’arma.

Negli anni precedenti la reintroduzione delle pistole, voluta nel 2010 dalla giunta di Gianni Alemanno, si basava sul presupposto della volontarietà. La diffusione delle armi d’ordinanza è andata quindi a rilento soprattutto tra i vigili con maggiore anzianità di servizio. Non una questione di poco conto, considerato che l’età media dei vigili romani è intorno ai 55 anni e che il turnover, da un po’ di tempo a questa parte, è quantomeno difficoltoso.

LA FORMAZIONE

Intanto stanno per partire i corsi di formazione per gli 800 vigili urbani assunti con l’ultimo concorso bandito dall’amministrazione capitolina. La data d’inizio è fissata per il 22 aprile, per andare avanti fino alla fine di luglio. Ci saranno lezioni di teoria in aula, dove verranno affrontati soprattutto i temi del codice della strada, l’infortunistica stradale, le norme e le procedure di polizia giudiziaria e di polizia amministrativa, la tutela dell’ambiente e, per la prima volta, una formazione specifica sull’uso delle armi, con pratica al poligono di tiro convenzionato con la polizia penitenziaria. Complessivamente gli 800 neo assunti saranno divisi in 26 classi, equamente divise tra mattina e pomeriggio, ospitate dalla scuola della polizia locale in via Tuscolana. Alla parte teorica seguirà quella pratica, con affiancamento agli agenti dei vari gruppi di caschi bianchi della Città eterna ed esercitazioni sui vari aspetti dell’attività della polizia locale.

L’AVVIO 

Al termine dei corsi sarà concesso a tutti i nuovi assunti un periodo di ferie, prima di assegnarli ai gruppi di destinazione ad agosto, per affrontare nei mesi successivi l’imminente arrivo del Giubileo, con i conseguenti aggravi di compiti a carico dei vigili. «Il taglio della formazione di questi 800 agenti che tra banchi di scuola, affiancamento su strada ed esercitazioni di tiro dovrebbe superare i tre mesi, va nella giusta direzione per quello che riguarda la formazione degli agenti del Corpo di polizia locale più grande d’Europa - sottolinea Marco Milani, segretario romano del Sulpl (Sindacato unitario lavoratori polizia locale) - Nel riconoscere lo sforzo della scuola permanente del Corpo, ormai vera e propria accademia, torniamo a sollecitare al governo di accelerare una legge di riforma che preveda standard minimi di formazione anche per i poliziotti locali del resto dei comuni d’Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA