Metro B ancora nel caos a Roma: frequenze che arrivano a sfiorare anche i 30 minuti

Sempre meno treni a disposizione di Atac: fra quelli in revisione e quelli che si rompono, l'azienda ha la flotta ormai quasi dimezzata

L'affollamento delle banchine nella metro B
di Fernando M. Magliaro
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Venerdì 12 Maggio 2023, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 09:57

Due o tre treni vanno “in infermeria” e la linea B della metropolitana, anche oggi come negli ultimi sette/dieci giorni, va nuovamente nel caos: rallentamenti che ormai si attestano ben oltre i 15 minuti sfiorando, in alcuni momenti, anche la mezz'ora. 

Passeggeri infuriati e foto sui social che rendono il panorama dell’affollamento delle banchine nelle stazioni indegne anche per il terzo mondo. 

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Su carta, spiegano informalmente da Atac, in questo periodo sulla metro B è previsto un parco convogli di 18 treni che possono arrivare al massimo a 21 nei giorni migliori.

In realtà, il totale dei treni in servizio è di gran lunga superiore: 31 vetture. Ma sono in corso le revisioni, quelle che dovevano essere iniziare nel 2017 e che il Campidoglio non riuscì mai a fare nonostante l’arrivo dei soldi statali. Quindi, da 31 metro si scende e di molto. Uno stato dei fatti che durerà svariati mesi visto che la revisione di ogni treno porta via 4 mesi e che i treni che superano un milione e 800mila km percorsi senza averla fatta devono essere fermati per legge.

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Da giorni, poi, ad aggravare questo stato delle cose ci si sono messe anche le rotture di altri convogli. Per cui, da una settimana, al massimo Atac, raschiando il fondo del barile, riesce a mettere in campo una quindicina di treni: che più o meno corrisponde alla metà della flotta Atac per la linea B. Treni che, però, oggi dovrebbero essere scesi addirittura a 12, almeno stando a quanto filtra dal Campidoglio. 

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Alla fine, quindi, ammesso che da un capolinea il treno parta effettivamente vuoto, già alla fermata successiva si riempie e rallenta ancor di più i tempi di percorrenza in un domino perverso: più gente nei vagoni, più minuti servono per far salire e scendere i passeggeri e ripartire in sicurezza. Accumulando, quindi, stazione dopo stazione, sempre più ritardo, rallentando tutta la linea e facendo riempire le banchine di persone in attesa. 

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