Foto dei figli nudi sul web, madre e padre a giudizio. In casa 68 immagini e 4 filmati pubblicati online

I genitori di tre bambini sotto i 10 anni verranno giudicati con il rito abbreviato.

Foto dei figli nudi sul web, madre e padre a giudizio. In casa 68 immagini e 4 filmati in pose lascive pubblicate online
di Valeria Di Corrado
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Mercoledì 5 Aprile 2023, 00:01

Fotografavano e filmavano i loro tre figli completamente nudi, con le parti intime in primo piano, «in scene di vita quotidiana». Materiale che poi veniva pubblicato su internet. Per questo ora la madre e il padre di tre bambini che all’epoca dei fatti avevano 5, 8 e 9 anni, sono a processo davanti al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Roma, Paola Della Monica.

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L’accusa contestata è pedopornografia, «con l’aggravante - si legge nel capo di imputazione - di aver commesso il fatto in qualità di genitori e nei confronti di minori di 16 anni».

L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Eugenio Albamonte, è partita dalla segnalazione della polizia postale. Durante la perquisizione nell’abitazione della coppia, effettuata il 15 novembre del 2021, gli agenti hanno trovato 72 file, di cui 68 foto e 4 video, «ritraenti i figli minori in pose lascive», mentre dormivano o interagivano tra loro e con i genitori.


LE INDAGINI

L’agenzia statunitense “Centro nazionale per i bambini scomparsi e sfruttati” (Ncmec) ha scoperto che il 30 maggio 2021 un uomo - poi identificato nell’imputato, padre dei tre ragazzini - aveva caricato in rete il video di un bambino senza biancheria, che, dando le spalle all’obiettivo, si piegava in avanti. L’uomo già era stato segnalato quattro volte per altri file caricati tra il 2017 e il 2018 «ritraenti minori in atteggiamenti sessualmente espliciti», tra cui uno di circa 6-7 anni palpeggiato da un adulto nelle parti intime. Considerato che il soggetto risiedeva sul territorio italiano, è stato allertato il “Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online” (Cncpo) del ministero dell’Interno, che a sua volta ha allertato la Procura di Roma. Da qui è partita la perquisizione nell’abitazione dell’indagato, che ha portato al ritrovamento di un paio di slip indossati nei video dalla bambina di 9 anni e di un lenzuolo sulla quale veniva ripresa mentre era sdraiata sul letto. Sono stati quindi sequestrati dai poliziotti 5 cellulari e l’hard disk di un computer portatile, all’interno del quale c’erano 72 file con immagini pornografiche dei figli.


Il 4 febbraio del 2022 il Tribunale dei minorenni di Roma ha disposto la sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale per la coppia, nominando un curatore speciale. La madre si è difesa con gli investigatori dicendo che «non c’era nulla di deprecabile nell’avere immagini di nudo dei figli». E, sempre durante la perquisizione domiciliare, i genitori hanno scaricato sui loro bambini la responsabilità della pubblicazione sul web di quel materiale; precisando che avevano l’abitudine di farsi foto e video senza il loro controllo. Una tesi che però non ha convinto il pm, portandolo a chiedere il loro rinvio a giudizio.


L’UDIENZA

I due imputati (33 anni lui, 34 lei), difesi dall’avvocato Elisa Forte, hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. Nella prossima udienza, fissata a giugno davanti al gup, rilasceranno entrambi spontanee dichiarazioni. Il curatore speciale dei bambini si è costituito parte civile nel processo, sostenendo che i tre fratelli «hanno manifestato in più occasioni il loro disagio e la loro angoscia». Inoltre, come riferito dagli psicologi della polizia, utilizzavano «un linguaggio adulto, fatto di volgarità» e che guardavano contenuti multimediali non adatti alla loro età. In particolare il più piccolo, ad appena 5 anni, sapeva a memoria - e per di più in lingua coreana - le battute della serie “Squid Game”, famosa per la sua violenza.
 

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