Disagio minorile, come aiutare i ragazzi senza famiglia? Possono le comunità rappresentare una reale speranza per i minori accolti? Si può allontanare per sempre la domanda: «Mi tieni con te perché ti pagano». Una sensazione spesso provata dai bambini e dai ragazzi ospitati nelle comunità e nelle case famiglia e che è il sottotitolo di un convegno promosso dall’Associazione Onlus La Casa di Y’shua. Si terrà all’ETRU, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Stanza della Fortuna) di Roma, dalle ore 16.30 di venerdì 3 dicembre 2021. Insomma, restituire a questi ragazzi un nuovo senso di famiglia è possibile?
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Tecnici ed esperti che si occupano di disagio minorile si confronteranno sulla situazione attuale e sui futuri sviluppi dell'accoglienza e del prendersi cura di questi ragazzi, alla luce di un nuovo esperimento di famiglia.
«La Casa di Y’shua nasce nel 2012 come risposta a una necessità fondamentale per l'accoglienza e la cura del disagio minorile - sottolinea Mariolina Luccisano - "Un nuovo senso di famiglia" è il nome del progetto sperimentale che l’Associazione promuove per i ragazzi accolti in comunità. Tale progetto spinge a riflettere sulla urgenza di un cambiamento nel mondo dell'accoglienza minorile a livello nazionale, affinché tali luoghi non rappresentino solo un buon affare ma siano una reale speranza».
La Casa di Y’shua è una comunità per minori provenienti da storie di forte disagio psicologico e sociale, accoglie bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, impegnandosi ad essere un punto di riferimento quotidiano.
Non a caso il sottotitolo dell’evento è «Mi tieni con te perché ti pagano», che evoca la sensazione provata dal minore ospitato nei luoghi di accoglienza di essere merce di scambio. L’obiettivo dell’incontro è ridefinire in termini concreti la strada da percorrere affinché possa essere assicurata una crescita sana e preservata la dignità dei minori di cui ci si prende cura, promuovere un nuovo modo di fare famiglia. «La genitorialità oggi è un compito oltremodo difficile e lo è soprattutto quando i genitori si separano – spiega la psicoterapeuta Maddalena Cialdella – per questo motivo continuare a tutelare il diritto alla bigenitorialità dei minori diventa assai più complesso. É compito dei professionisti e delle istituzioni – conclude – fornire loro supporti e strumenti adeguati».