Arrestati 4 ragazzi tra i 20 e i 23 anni appartenenti alla famosa “banda dell’app Grindr” (un'applicazione di incontri tra uomini). Avevano organizzato un modo tutto nuovo e “digitale” per adescare: con la scusa di fare amicizia, rapinavano la vittima portandola, con ricatto e violenza, presso l'abitazione per farsi consegnare altri averi.
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È ciò che è successo ad un 34enne lo scorso 16 luglio a Monterotondo. "Avevo conosciuto questo ragazzo su Grindr. Sembrava una serata come tante, ma si è trasformata presto in un incubo", dichiara durante la denuncia ai carabinieri di Tivoli. Il suo nuovo conoscente, un ragazzo di 20 anni, aveva infatti altro in mente.
Infatti, dopo essersi appartati in un parcheggio isolato della zona, improvvisamente sono sbucati dal sedile posteriore e dal bagagliaio i complici del ventenne, altri tre ragazzi tra i 20 e 23 anni, che si erano nascosti.
Così hanno aggredito la vittima e, con violenza e minacce, l'hanno rapinata per poi costringerla a portarli a casa per consegnare altri gioielli e la carta di credito.
Attraverso uno scambio informativo con altri reparti dell'Arma dei carabinieri, inoltre, è emerso che i quattro erano stati fermati dai carabinieri di Castel Gandolfo lo scorso 16 marzo con analoghe accuse. Erano loro i componenti della banda dell’app in attesa di giudizio.