Lite sul conto da pagare per il pranzo, rissa a bottigliate fra pizzaioli: 4 feriti

Mentre parlavano della spesa da fare insieme e di quanti soldi mettere a testa per acquistare il cibo, è venuto fuori che uno di loro, la volta precedente, non aveva messo la sua parte

Lite sul conto da pagare per il pranzo, rissa a bottigliate fra pizzaioli: 4 feriti
di Karen Leonardi
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Venerdì 18 Agosto 2023, 06:29

Una quota non versata l'anno prima, per un pranzo comune, e dissapori riemersi dal passato: ad Albano esplode la violenza nel cuore della notte, tra palazzi storici e locali, e la preoccupazione dei residenti, molti dei quali tirati giù dal letto da urla e lamenti.

La furibonda rissa, a colpi di bottiglia, è scoppiata in piazza Gramsci, fra quattro pizzaioli originari del Bangladesh, che si erano dati appuntamento per organizzare un pranzo per domenica prossima, 20 agosto. Ma qualcosa non è andata per il verso giusto, e dalle parole i quattro (ex) amici sono passati rapidamente ai fatti.

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Prima si sono insultati, poi sono arrivati alle mani, colpendosi con calci e pugni.

Il collo di bottiglia di birra brandita da uno di loro ha fatto presagire il peggio, mettendo in allarme quanti hanno assistito alla scena. Fortunatamente, prima che il regolamento di conti sfociasse in tragedia, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo, che hanno sedato la violenta zuffa e tratto in arresto i 4 uomini, incensurati e di età compresa tra i 25 e i 30 anni.


Sono rimasti tutti feriti: uno, in modo grave, è stato trasportato al Policlinico di Tor Vergata, dove è stato ricoverato in osservazione per gravi lesioni muscolari alle braccia. Gli altri 3 sono stati medicati al Noc e refertati per traumi vari. Questa mattina, a Velletri, dove si terrà l'udienza di convalida dei fermi, il quartetto dovrà rispondere di rissa aggravata. «Abbiamo sentito gridare, era l'una passata racconta un residente in corso Matteotti, a due passi dal luogo dove è esplosa la scazzottata ci siamo affacciati dalle finestre e abbiamo visto che si stavano ammazzando di botte. Non abbiamo perso tempo, abbiamo chiamato subito le forze dell'ordine».

Quando i militari del nucleo Operativo e Radiomobile sono intervenuti su segnalazione di alcuni residenti al 112, per terra c'erano ancora i cocci di vetro usati per colpirsi. Sul posto anche i mezzi del 118. «Noi non abbiamo nulla a che fare con quanto è successo, non erano nostri dipendenti», precisano dal "Kebab Tartarughe" di piazza Gramsci 7, il noto punto di ritrovo di ragazzi che, tutto l'anno, si danno appuntamento nel locale per mangiare le specialità del pub. Cinque pattuglie sono accorse dopo l'allarme arrivato alla centrale operativa dei carabinieri: alcune partite da via Ercolano, dove ha sede la compagnia, altre dalla periferia di Albano, dove erano in corso controlli nell'ambito della consueta perlustrazione sul territorio. I primi accertamenti hanno chiarito il perché di tanta violenza.

LE INDAGINI

La ricostruzione è avvenuta dopo aver ascoltato i quattro stranieri, che come riferito ai carabinieri si erano dati appuntamento ad Albano per mettersi d'accordo su cosa comprare in vista di un pranzo organizzato dal gruppo ogni anno ad agosto. Mentre parlavano della spesa da fare insieme e di quanti soldi mettere a testa per acquistare il cibo, è venuto fuori che uno di loro, la volta precedente, non aveva messo la sua parte: qualcuno a quel punto, aveva avanzato la proposta di far pagare all'amico il doppio. Una parola tira l'altra e il diverbio è degenerato in lite. In un attimo ed è scoppiata la baraonda. Le urla non sono passate inosservate nel quartiere, sebbene molti residenti stessero in ferie, ma chi stava a casa non ha perso tempo a segnalare quanto accaduto, telefonando al 112.


Purtroppo Albano, con oltre 40 mila abitanti e territorialmente suddivisa in più frazioni, non è nuova a episodi del genere. Risse e anche accoltellamenti, avvenuti a Villa Doria, nel Parco della Rimembranza e a Piazza Gramsci, hanno più volte messo in allarme i cittadini, preoccupati anche per i fatti di violenza tra giovanissimi. Allarme che ha portato carabinieri e polizia di Stato a incrementare la presenza sul territorio con maggiori controlli, concentrati soprattutto nel weekend e nelle ore notturne. L'intervento dei carabinieri l'altra notte ha evitato il peggio.
 

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