Giallo alla stazione di Orte, trovato cadavere sui binari: il macchinista ha visto i resti di un corpo

Al via le indagini per risalire all'identità

Giallo alla stazione di Orte, trovato cadavere sui binari: il macchinista ha visto i resti di un corpo
di Marco De Risi e Camilla Mozzetti
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Mercoledì 18 Ottobre 2023, 22:39 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 21:01

L’allarme è scattato alle 11.30 quando il macchinista di un treno dell’alta velocità sgrana gli occhi e blocca rallentando il convoglio. Non poteva essere un errore e infatti non lo è stato: di fronte a lui si sono palesati i resti, parziali, di una persona. Proprio lì sui binari dell’alta velocità. Un cadavere, parzialmente vestito ma in avanzato stato di decomposizione, all’altezza del primo bivio Orte-Nord ha portato a ridurre notevolmente la velocità del servizio per permettere alla polizia e all’autorità giudiziaria di intervenire sul posto e iniziare a lavorare a un caso che si prospetta lungo. Quei resti appartengono a una persona che si è suicidata oppure no? Oltre ai vestiti, brandelli di tessuto in realtà, non c’era altro. Né documenti né borse e/o zaini a permettere alla polizia di risalire all’identità del soggetto. 

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IL SOPRALLUOGO

C’è di più, dopo il sopralluogo della Scientifica, in base a quanto risulta, altri resti sono stati trovati nei pressi di un’adiacente scarpata, segno più che evidente di come il morto - suicidio o meno - sia stato travolto e in parte smembrato. Ma a quando risalgono? Anche qui, la risposta arriverà non prima delle analisi sui resti che sono state affidate a un esperto. Come primo passaggio sarà estratto il Dna e inserito in banca dati per verificare una possibile - ma non certa - corrispondenza con le tracce genetiche già schedate. Ci vorrà non meno di una settimana per ottenere una risposta. Intanto ieri per il sopralluogo del caso 46 convogli dell’alta velocità hanno subito rallentamenti con ritardi contati soprattutto nella tratta Roma-Firenze. La circolazione è tornata regolare circa tre ore il rinvenimento del corpo, intorno alle 14.30. 
Alla stazione di Orte, diversi i passeggeri che hanno dovuto far fronte ai ritardi: «Ero in procinto di prendere il treno per Roma - racconta un passeggero -. Saranno state le 11.30 quando i controllori e anche la polizia mi hanno detto che non potevo salire sul treno che si era bloccato per dei lavori urgenti sulla ferrovia. Il blocco è durato per alcune ore. Ho chiesto un aiuto ad un amico che ha messo a disposizione l’auto».
Non è la prima volta che vengono trovate ossa umane e resti parziali di un cadavere.

I PRECEDENTI

Tanti sono i suicidi e i tentati che avvengono sui binari e in prossimità delle stazioni.

Il caso di ieri potrebbe appartenere alla fattispecie ma non è detto che sia così. La polizia sta passando al setaccio anche le ultime denunce per scomparsa formalizzate tanto alle autorità di Viterbo - competente per territorialità - quanto a quelle di Roma. Come detto però non è il primo ritrovamento. Mesi fa, era il primo luglio, nel parco di via Ettore Fieramosca al Pigneto furono trovate delle ossa e degli oggetti personali fra cui dei vestiti. Si pensò subito al corpo di una ragazza anche se ad oggi non è stato ancora possibile risalire alla sua identità. Sul posto intervennero i carabinieri della Compagnia Piazza Dante mentre i rilievi scientifici furono affidati al Ris. Tra i reperti che furono trovati accanto alle ossa, anche un giubbetto, uno zaino e una catenina. Nel teschio in base alle analisi condotte furono trovate delle placche mandibolari e questo portò all’esclusione che quel corpo appartenere ad una giovane, Andreea Rabciuc, scomparsa dalle campagne di Castelplanio dopo una festa con gli amici il 12 marzo dello scorso anno. La Procura di Ancona chiese di analizzare quei frammenti e di verificarne la compatibilità con il materiale genetico della ragazza ma il “match” non è arrivato. Si indaga ancora, in cerca di una risposta. Così come pure proseguono le indagini in merito a un altro ritrovamento. Pochi giorni fa nella chiesetta del Divino Amore a Villa Ada alcuni credenti hanno scoperto altre ossa in una piccola cripta alla base dell’altare. Sul posto la Scientifica che repertando i resti ha avviato le analisi tuttora in corso. A Villa Ada, diversamente dagli altri casi, nel 2015 fu accertato come in alcuni manufatti abbandonati del parco storico furono trovate delle scritte inequivocabili. Richiami neanche troppo velati a messe nere e invocazioni del demonio.

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