Si appropriavano e riscattavano buoni fruttiferi postali intestati a persone decedute. E ancora titoli giacenti da anni pur intestati a soggetti in vita. E' stata sgominata dai finanzieri del comando provinciale di Roma un'organizzazione che operava a Nettuno. In totale, sulla base di un'ordinanza emessa dal Gip del tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, sono arrestate tre persone, tra le quali un'ex dipendente di Poste, mentre sono stati sequestrati i proventi dell'attività illecita. Sei in totale le persone indagate.
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Maxi-truffa dei buoni postali, l'indagine
Le indagini erano iniziate in seguito alla denuncia di uno degli eredi di un'intestataria di titoli emessi da Poste.
Maxi-truffa dei buoni postali, le perquisizioni
Durante le perquisizioni domiciliari presso le abitazioni degli indagati, i militari hanno rinvenuto un buono fruttifero ordinario postale emesso nel 1988, di 5.000.000 delle vecchie lire, del valore attuale pari a circa 30.000 euro, intestato a un uomo deceduto nel 1998, che è stato restituito agli eredi legittimi. Gli elementi
acquisiti hanno permesso alla Procura della Repubblica di Velletri di ottenere l'emissione del provvedimento cautelare personale, con cui sono state disposte due custodie cautelari in carcere e una agli arresti domiciliari, nonché il sequestro preventivo di beni e denaro per oltre 700.000 euro.