Atac, servono nuovi mezzi a Roma: 100 milioni per bus e metro. «Altrimenti è inevitabile l'aumento del prezzo del biglietto»

Presentata la risoluzione in commissione Trasporti da inserire nella nuova Finanziaria

Atac, servono nuovi mezzi a Roma: 100 milioni per bus e metro
di Francesco Pacifico
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Giovedì 14 Settembre 2023, 07:48 - Ultimo aggiornamento: 07:49

I fondi insufficienti non permettono l'acquisto dei bus che sarebbero necessari o l'aumento delle corse delle metropolitane. Per non parlare dei ritardi nelle manutenzioni ordinarie, che vedono mezzi su gomma e convogli troppo spesso fermi in officina per le riparazioni. Il Pd scende in campo per ottenere più finanziamenti per il trasporto pubblico capitolino: per la precisione 100 milioni in più. I dem, con il parlamentare romano Andrea Casu primo firmatario, hanno presentato una risoluzione in commissione Trasporti, che apre il dibattito anche in Parlamento, guarda caso a pochi mesi dall'arrivo della Finanziaria. Nel testo - firmato anche dagli onorevoli del Nazareno Roberto Morassut, Anthony Emanuele Barbagallo, Ouidad Bakkali, Valentina Ghio - infatti si legge: «Roma Capitale ha bisogno, per poter chiudere il nuovo contratto di servizio (con Atac, ndr) di circa cento milioni di euro aggiuntivi. In caso contrario è evidente che non sarà possibile evitare un intervento sugli utenti, creando le condizioni per aggravare la situazione di pesante inflazione che pesa sulle famiglie». Cioè l'aumento del biglietto.

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LE TRATTATIVE

Parallelamente all'iniziativa dei Dem, il Comune e la Regione - su due tavoli separati ma non in contrapposizione - trattano con il ministero delle Infrastrutture per aumentare la dotazione per il trasporto capitolino.

E dal dicastero di Porta Pia sarebbe arrivato un primo via libera informale a uno stanziamento straordinario di almeno 20 milioni di euro legato al Giubileo. Ma potrebbero seguire altri soldi. Certo è che Roma è, sul fronte delle risorse, sottostimata. Nella proposta del Pd - dove si punta a una più generale rimodulazione del fondo nazionale basato sui fabbisogni standard e non più sulla spesa storica - si legge che «gli unici trasferimenti oggi esistenti, pari a 240 milioni di euro annui, vengono assunti a carico del bilancio regionale e sono un volume di risorse assolutamente insufficienti e peraltro prive di certezza nel tempo». Si fa poi notare sia che la Regione Lazio, unico caso insieme alla Lombardia, mette a disposizione una cifra simile sia che, «in termini numerici, Atac da sola rappresenta il 16 per cento» dei passeggeri trasportati a livello nazionale e «il 7 per cento dell'offerta nazionale in termini di produzione chilometrica». Quindi, Roma dovrebbe vedersi riconoscere «circa 350 milioni annui».

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Spiega Casu: «In questo momento storico il trasporto pubblico, anche in una città come la Capitale, finisce per avere una fortissima valenza ambientale. Per ridurre l'uso delle emissioni, in Germania si sperimenta il biglietto ecologico mensile a 9 euro, a Roma sta ottenendo un forte successo la tessera a 50 euro all'anno per tutti gli studenti sotto i 19 anni. Ma con le poche risorse a disposizione, al di là di acuire gli attuali disservizi, rischiamo invece di andare soltanto verso l'aumento delle corse, penalizzando le fasce più deboli e facendo salire i livelli di inquinamento». In quest'ottica, aggiunge il deputato, «il Pd è pronto a chiedere con un'apposita proposta anche di utilizzare gli extraprofitti sull'Iva legata ai carburanti per finanziare e potenziare il trasporto pubblico locale».
 

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