Degrado a Ostiense, residenti e comitati di quartiere furiosi

Lungotevere Pietra Papa
di Raffaele Marra
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Mercoledì 4 Gennaio 2023, 13:26

Salviamo Ostiense dal Degrado. E’ il grido d’allarme di tutti i residenti che vedono la zona del lungotevere (via Riva Ostiense e Lungotevere di Pietra papa, ndr) ogni giorno nell’abbandono più completo. Eppure meno di due anni fa l’area di Archeologia industriale e tutto il quartiere Ostiense fu inserita da Il Guardian, quotidiano britannico nella classifica dei 10 quartieri più trendy d’Europa adesso è solo un ricordo. «Adesso ha preso una deriva pericolosa - dice Piergiorgio Benvenuti presidente di Ecoitaliasolidale ed ex presidente Ama - uno dei tratti che i residenti chiedono a gran voce che venga riqualificato sono circa 150 metri sul Lungotevere di Pietra Papa, il tratto che va dal Ponte delle Scienze al parco Marconi (inaugura a ottobre di quest’anno, ndr)  abbandonati alla sporcizia, lasciati agli accampamenti e al degrado».

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Marconi oltre ad avere il solito problema annoso dei rifiuti diventato in questo periodo come in tutti gli altri municipi una situazione insostenibile ha anche quello del degrado del lungotevere parzialmente recuperato con il Parco Marconi : «La spazzatura in tutte le strade da giorni è una situazione precaria, da Piazza della Radio fino al ponte Marconi ma anche le strade limitrofe come via Grimaldi, via Cardano, sul Lungotevere, via Oderisi da Gubbio - questo è solo la punta dell’iceberg dell’emergenza, ma il problema vero del quartiere è il degrado che dura da anni nella zona di Archeologia industriale e sul Lungotevere».

 

Adesso i residenti chiedono che si proceda a riqualificare il resto degli argini con la proposta che venga istituita un Parco nazionale del Tevere, un’operazione ben più ampia di quella locale. «Abbiamo espresso apprezzamento per la conclusione dei lavori e l’inaugurazione del Parco del Tevere a Marconi, finalmente è stata rimossa la “favelas” di Marconi - conclude Benvenuti - ora riteniamo necessario bonificare anche l’area adiacente, quella del parcheggio, sempre lungo il Tevere, a poche centinaia di metri dal nuovo Parco, ed accanto al ponte pedonale e sopra la pista ciclabile,  dove ci sono rifiuti d ogni genere».

I residenti e i comitati di quartiere propongono anche la realizzazione di un Ente che si occupi della riqualificazione del tratto fluviale, della depurazione delle acque, della navigabilità del fiume, della valorizzazione degli argini, comprese le piste ciclabili e di un parco nazionale del Tevere, un’area che “si svilupperebbe su 80 mila ettari di territorio, dalla sorgente alla foce del fiume, e che sarebbe il sesto parco nazionale per dimensione».

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