Villa Giulia, reperti a rischio per il passaggio del tram 19. Il direttore: «Molti oggetti cadono spesso dalle teche»

«A causa delle vibrazioni si allargano le fessurazioni nel Sarcofago degli Sposi»

Villa Giulia, reperti a rischio per il passaggio del tram 19. Il direttore: «Molti oggetti cadono spesso dalle teche»
di Fernando M. Magliaro
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Sabato 12 Agosto 2023, 00:02 - Ultimo aggiornamento: 08:21

«Non so più in che lingua dirlo: il passaggio del tram sta lentamente danneggiando il Sarcofago degli Sposi e altri reperti». Valentino Nizzo, direttore del Museo Etrusco di Villa Giulia, è netto: il 19, il tram che passa davanti il Museo, mette a rischio una fra le collezioni di arte etrusca unica al mondo. 

«Abbiamo chiesto interventi e ora che il tram non sta passando per noi è un momento di tregua», aggiunge ancora Nizzo, archeologo, docente universitario e direttore di Villa Giulia dal 2017. 

A TRE METRI

Le rotaie del tram, il 19 che da piazza Risorgimento in Prati arriva fino a piazza dei Gerani a Centocelle, dopo piazza delle Belle Arti iniziano il lungo tragitto che transita proprio davanti l’ingresso del Museo Etrusco, che è la rinascimentale Villa Giulia, residenza di “campagna” di Papa Giulio III realizzata nella metà del 1500 su disegno del Vignola e del Vasari.

L’ingresso della Villa è lontano dai binari ma non l’ala ovest: le rotaie sono a tre metri dalle mura del Museo.

«Quando passa il tram qui sembra un terremoto. Le microfessurazioni nel Sarcofago degli Sposi e in quello “dei Leoni” si allargano e si approfondiscono», spiega Nizzo. 

«Nelle teche che sono poste a ridosso del muro perimetrale, gli oggetti si spostano e cadono, sia al piano terra che sul ballatoio», aggiunge. Quest’ala del Museo è un lungo corridoio che conduce il visitatore fra le opere d’arte contenute - dai vasi agli oggetti della quotidianità, dalle anfore ai porta profumi, dagli anelli alle “fibulae” - verso il Sarcofago dei Leoni prima e, poi, il pezzo capolavoro, il Sarcofago degli Sposi. Quelle opere, in special modo quelle di peso più modesto, che sono esposte nelle teche «si spostano ogni giorno. Per altro, la disposizione dei pezzi è un ulteriore rischio perché, essendo “a piramide” può comportare la caduta di un oggetto sopra un altro».

LA PEDANA

«Abbiamo chiesto al Comune di aiutarci. Non faccio l’ingegnere quindi non posso suggerire una soluzione dal punto di vista tecnico ma so che così, alla lunga rischiamo di compromettere un patrimonio comune inestimabile e per noi questo periodo di stop alla linea per lavori sembra una manna dal cielo. Pensi che, ciclicamente, sotto i due Sarcofagi, Leoni e Sposi, dobbiamo raccogliere la polvere della terracotta: le due opere sono in terracotta ed erano in frammenti. Quando passa il tram 19 specie se insieme al trenino Roma-Viterbo, i frammenti si sfregano uno con l’altro e esce fuori la polvere: una testimonianza tangibile dei danni che subiamo. Per questo, abbiano partecipato a un bando di concorso della Regione per realizzare, con Enea e Sapienza, una pedana antisismica da porre sotto il Sarcofago degli Sposi» che potrebbe bastare per il Sarcofago degli Sposi ma non per le altre opere: al ballatoio del piano superiore sono esposte una serie di piccole figurine che gli addetti chiamano familiarmente “i guerrieri” visto che ritraggono spesso soggetti che paiono antichi soldati. «Queste sono un vero disastro: passa il tram e cadono in continuazione. Almeno sono di bronzo e quindi il rischio di danni non è azzerato ma è minore».

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