Maxi-truffa agli anziani a Roma, il falso direttore delle Poste e l'audio con la voce del nipote in difficoltà. «Portato via un milione di euro»

La coppia derubata di orologi antichi, gioielli, anelli con preziosi

Maxi-truffa agli anziani a Roma, il falso direttore delle Poste e l'audio con la voce del nipote in difficoltà. «Portato via un milione di euro»
di Marco De Risi e Raffaella Troili
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Mercoledì 5 Luglio 2023, 07:17 - Ultimo aggiornamento: 07:40

«Suo nipote è in difficoltà e dovete aiutarlo». Anche la voce del familiare sembra la stessa, purtroppo gli anziani spesso ci "cascano". L'ultimo bottino è ingente, la banda di truffatori che raggira gli anziani ha messo a segno una maxi truffa da un milione di euro, vittime una coppia di 83 e 87 anni. L'ennesimo raggiro è avvenuto ieri pomeriggio, al Flaminio, dove un falso direttore della Poste è riuscito a convincere la coppia di anziani anche grazie a audio che riproducevano la voce del familiare in difficoltà. Secondo quanto denunciato agli agenti del commissariato Villa Glori che ora indagano, sarebbero stati derubati di orologi antichi, gioielli, anelli con preziosi. Un patrimonio che la coppia ha consegnato al falso dipendente dell'ufficio postale per saldare dei pagamenti di un loro nipote. Non è la prima volta. Attraverso un distorsore vocale studiando abitudini familiari e acquisendo nomi e cognomi della parentela, i malviventi riescono a imitare la voce del figlio o del nipote e a convincere del problema imminente le vittime.

 

Purtroppo anche questa volta Le truffe agli anziani stanno aumentando in modo vertiginoso.

Quasi una trentina al mese. La polizia sta acquisendo le immagini delle telecamere della zona, alla ricerca di persone sospette. Di recente le forze dell'ordine hanno fermato diverse batterie di napoletani specializzate nelle truffe agli anziani. Chi indaga non esclude che anche in questo caso si possa trattare di una banda specializzata, non sprovveduti. Una malavita che di fatto deve avere anche agganci in qualche ufficio pubblico dove si annota l'indirizzo della vittima.

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La banda, rintraccia il telefono fisso ed il cellulare dell'anziano di turno. E scatta la truffa. Sofisticata: recenti indagini hanno dimostrato che questi raggiri vengono messi a segno da pendolari del crimine: da napoletani che hanno contatti con la camorra. La vittima non ha il tempo di reagire perché viene raggiunta in contemporanea sul cellulare e sul fisso. A parlare è un bandito che usa il distorsore vocale. Dice che è il figlio e di essere un po' raffreddato. L'anziano cade in questa trappola è convinto che a chiamarlo è il familiare ed è per questo che si prodiga nell'aiutarlo, fornendo soldi da consegnare ai banditi, che un volta preso il bottino si dileguano. ìSolo dopo l'anziano telefona al figlio e scopre di essere stato truffato. «Ma eri tu al telefono ne sono sicura», dice la madre raggirata. «Non è possibile mamma io non ti ho mai chiamata in giornata». Così alla donna cade il mondo addosso. La vittima si sente di avere agito con leggerezza, si sente umiliata e imbarazzata. Intanto si è fatto un passo in avanti circa la Giurisprudenza. A Roma la polizia ha arrestato un altro truffatore ma che ora deve rispondere del reato, molto più pesante, di estorsione.

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L'ESTORSIONE

Si tratta di due indagini, condotte dal distretto Fidene e dal commissariato Tor Pignattara. In questi casi il malavitoso non si è limitato a riscuotere, ma avrebbe aggiunto vere e proprie minacce per convincere le 2 anziane a consegnargli più soldi e gioielli. Gli indizi raccolti hanno permesso alla Procura di Roma di chiedere ed ottenere per l'indagato l'emissione di una misura cautelare da parte del Giudice per le Indagini Preliminari. La stessa misura è stata eseguita dai poliziotti di entrambi gli Uffici di polizia che, dopo aver rintracciato il 37enne a Napoli nella sua abitazione, lo hanno condotto nel carcere di Poggioreale.
 

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