Ragazze accoltellate in discoteca a Roma: «Una fitta, poi il sangue. Ci hanno colpito in due». Il questore chiude l'Opus club

Il racconto delle giovani aggredite: «Ci siamo girate e abbiamo visto i ragazzi fuggire, uno di loro aveva la camicia bianca»

Ragazze accoltellate in discoteca a Roma: «Una fitta, poi il sangue. Ci hanno colpito in due». Il questore chiude l'Opus club
di Federica Pozzi
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Venerdì 8 Marzo 2024, 22:45

Tre aggressioni in un mese quindi la chiusura - a fine febbraio - da parte del Questore per otto giorni. Di nuovo la riapertura sabato scorso, ancora un’aggressione: due ragazze accoltellate. Da ieri, a distanza di una settimana dall’ultimo violento episodio, l’Opus club di via Giuseppe Sacconi, nel quartiere Flaminio, ha di nuovo affissa la scritta «Chiuso con provvedimento del Questore» sulle sue porte. Intanto Anna e Chiara (nomi di fantasia, ndr), di 21 e 23 anni, le due vittime della scorsa settimana, hanno raccontato i momenti di panico vissuti dopo essere state colpite: «Non capivamo cosa stava succedendo, eravamo sotto choc e perdevamo molto sangue, ci hanno aiutate due ragazzi». 

Roma, choc alla discoteca Opus: due ragazze accoltellate mentre ballano

GLI AMICI
«Eravamo nella discoteca con un gruppo di amici, 12 persone in totale.

Alcuni di noi erano in pista e stavano ballando, altri si erano allontanati», spiega Anna, che per prima ha sentito la forte fitta di dolore causata da una coltellata: «Ho sentito come un ago che mi infilzava». Passano pochissimi istanti e anche Chiara viene colpita. «Ho sentito il coltello entrare dentro la pelle, non ho avuto la stessa sensazione di Anna». Nessuno si accorge di nulla, tranne le due ragazze che si girano subito a controllare chi ci sia alle loro spalle e vedono «due ragazzi che non conoscevamo, uno dei due indossava una camicia chiara». «Ma noi in quella zona - spiegano le giovani studentesse fuori sede - non conosciamo nessuno, a parte il gruppo di persone con cui eravamo». Entrambe, a distanza di pochi secondi, «quasi contemporaneamente», raccontano, sono state accoltellate ai glutei. L’ipotesi, secondo le ragazze, data la diversità delle ferite e il pochissimo tempo intercorso tra una coltellata e l’altra, è che siano state colpite «da due persone diverse e con due armi diverse, forse un coltello più piccolo e uno più grande». 

I primi a prestare soccorso ad Anna e Chiara sono stati due ragazzi, due sconosciuti che si trovavano dietro di loro e che hanno notato l’enorme quantità di sangue che le due perdevano.

I SOCCORSI 
«Hanno fatto luce con il flash del cellulare perché era buio, non si vedeva nulla», spiega Chiara, «io ero diventata pallida, avevo già perso molto sangue. Uno dei due ragazzi ha iniziato a gridare e ci hanno portate in infermeria». Sono momenti concitati per le due poco più che ventenni: «Svenivamo in continuazione, eravamo sotto choc e non riuscivamo a capacitarci di quello che ci era accaduto così, senza un motivo». «Siamo molto grate - continuano - sia ai ragazzi che ci hanno portato in infermeria, sia a un buttafuori che ci ha assistito finché non è arrivata l’ambulanza. Non possiamo dire lo stesso del proprietario, lo abbiamo intravisto ma non si è neanche avvicinato a chiederci come stessimo». 
Anna e Chiara vengono così trasportate al San Carlo di Nancy, dove vengono medicate e dimesse con 15 giorni di prognosi. «Per fortuna ci hanno colpito ai glutei e non in altre parti vitali, siamo state fortunate. Bastavano 5 centimetri e mi avrebbe preso il nervo sciatico, avrei potuto non camminare più», spiega Chiara. 

LE INDAGINI 
Sul caso delle due ragazze, e sulle altre tre aggressioni che si erano verificate all’interno dell’Opus club nel mese di febbraio e che avevano portato al provvedimento di chiusura di otto giorni da parte del Questore, indagano gli agenti del commissariato di Villa Glori, dai quali anche le due giovani, lo scorso lunedì, sono andate a sporgere denuncia. Ancora non c’è traccia degli aggressori ma una cosa è certa: la discoteca di via Sacconi è un pericolo per chi la frequenta e non può rimanere aperta. 
 

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