Quella gioventù che fa ancora sperare

Al cinema Troisi vent’anni dopo il film cult di Marco Tullio Giordana sulla generazione sessantottina

Luigi Lo Cascio e Jasmine Trinca al cinema Troisi
di Valentina Venturi
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Domenica 3 Dicembre 2023, 23:26 - Ultimo aggiornamento: 23:28

Un anniversario speciale e insieme un momento per fare il punto sulla storia cinematografica italiana. Sono passati vent’anni da quanto “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana è stato proiettato sia nei cinema che in televisione e ieri nella sala Troisi, fresca vincitrice del “Biglietto d’oro del cinema italiano”, si sono raccolti il cast e il regista per festeggiarlo e la folla si assiepava sin dalle scale del cinema di via Girolamo Induno per salutare e congratularsi con i protagonisti. Tra le prime ad arrivare Jasmine Trinca che interpretava la ragazza problematica Giorgia, Valentina Carnelutti e Sonia Bergamasco che dava il volto al personaggio di Giulia. Applausi anche per Luigi Lo Cascio e Alessio Boni che con Fabrizio Gifuni condividono l’Accademia d’Arte Drammatica e l’amicizia di anni. Un’ovazione ha accolto - in una sala sold out da tempo - Giordana quando è stato chiamato da Valerio Carocci ad introdurre e raccontare la genesi della pellicola. Lo hanno affiancato gli sceneggiatori Sandro Petraglia e Stefano Rulli, oltre al produttore esecutivo Gianfranco Barbagallo, al direttore della fotografia Roberto Forza, il montatore Roberto Missiroli, lo scenografo Franco Ceraolo e il truccatore Enrico Jacoponi. Gifuni e Lidia Vitale sono arrivati in ritardo, ma non sono voluti mancare. Della durata complessiva di sei ore, nato per la televisione e inizialmente destinato al cinema, dopo il successo mondiale seguito al trionfo a Cannes, dove vinse nella sezione Un Certain Regard con un tripudio di applausi e standing ovation, “La meglio gioventù” uscì nelle sale in due parti, diventando un caso cinematografico in Italia e all’estero, e andò in in tv il 7, 8, 14 e 15 dicembre 2003. Vincitore di sei David di Donatello, sette Nastri d’Argento, tre Globi d’Oro, candidato agli EFA e ai César, definito dalla rivista Time “cinema di vecchia scuola di grande potere seduttivo, epico” e dal New York Times come il Miglior Film del 2005, il film racconta quarant'anni della nostra storia attraverso le vicende di una famiglia che sembrano toccare gli avvenimenti chiave accaduti in Italia tra il ’66 e il 2003: dall’alluvione di Firenze alla contestazione sessantottina, dalla Fiat alla legge Basaglia, dal terrorismo agli attentati mafiosi, dall’assassinio di Giovanni Falcone agli scandali di Tangentopoli. 

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